Così salvano “il soldato Zinga”: la strategia di Bettini per mettere ko Bonaccini

Nel Partito democratico è in corso una guerra fredda e strategica. Sono due le correnti principali che operano nell’ombra dei corridoi del Nazareno e che si punzecchiano pubblicamente. Una è quella capitanata da Nicola Zingaretti, la più corposa e autorevole, l’altra è quella guidata da Stefano Bonaccini, che ambisce a sottrarre al governatore del Lazio la poltrona come segretario del Pd. Ci sono movimenti sommersi nel partito in vista del prossimo congresso, indetto da Zingaretti a marzo, ed era addirittura circolata l’indiscrezione di un possibile abbandono da parte di Nicola Zingaretti, poi smentito da Graziano Delrio.

Se anche un uomo diplomatico e posato come Goffredo Bettini perde la pazienza,

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