Torna a Napoli Francesco Libetta, aristocratico interprete del pianoforte

Giovedì 1 giugno in Villa Pignatelli sesto appuntamento del “Maggio della Musica 2023”

 Giovedì 1 giugno, alle ore 20,15, sesto appuntamento in Villa Pignatelli della rassegna 2023 promossa dal “Maggio della Musica” e realizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania.

La serata vede il ritorno a Napoli, dopo sei anni di assenza, del pianista Francesco Libetta, già definito dal critico Paolo isotta «il più grande pianista vivente». Libetta ha realizzato integrali pianistiche di Beethoven, Händel e Chopin, Godowsky (i cinquantatrè Studî sugli Studî di Chopin), Paisiello, Liszt (Études d’éxecution transcendantesAnnées de pèlérinage).

In Villa Pignatelli Libetta proprrà una selezione dalle “Romanze senza parole” di Mendelssohn, per poi rendere omaggio a Chopin a partire dalla nota Ballade n.1 in Sol minore, quindi con due Studi e il terzo Scherzo.

Pezzo di bravura al centro della locandina è la vorticosa Sonata n. 7 di Prokof’ev, composta in tempo di guerra (fra il 1939 e il 1942) e affidata, in prima esecuzione alle mani preziose di Richter. Chiude il concerto la Sonata in Mi Maggiore di Beethoven, anno 1819, primo tassello del prodigioso trittico con il quale il compositore avrebbe esaurito l’ampia e geniale ricognizione intorno all’archetipo della sonata pianistica.

Per il New York Times, Libetta è «…poet-aristocrat of the keyboard with the profile and carriage of a Renaissance prince» (M. Gurewitsch).  Paolo Isotta lo ha definito «il più grande pianista vivente» (in Altri canti di Marte, Marsilio 2015), oltre che «profondo musicista e pianista di cultura», parlando di «una libertà e insieme autorità pianistica che lo fanno senza confronti al mondo» (Corriere della Sera).

Ha realizzato integrali pianistiche di Beethoven, Händel e Chopin, Godowsky, Paisiello, Liszt (Études d’éxecution transcendantesAnnées de pèlérinage). Le sue registrazioni hanno ricevuto dalla critica il Diapason d’Or, Choc de Le Monde de la Musique, Raccomandé par Classique, Amadeus d’oro, 5 Stelle di MUSICA.

Ha collaborato con direttori d’orchestra (Pappano, Marc Albrecht, Mandeal), violinisti (Haendel, Pritchin); violoncellisti (Sollima), danzatori (da Carla Fracci al gruppo di Corerofonie, da lui stesso fondato); cantanti (Antonacci, Palacio, Devia), attori (Boni, Mirabella, Laurito, Marchini, Preziosi, Gutiérrez Caba) e numerosi colleghi pianisti.

Ha studiato Composizione con Marinuzzi a Roma e Castérède a Parigi. Ha scritto musica per il teatro e per il cinema, acusmatica, cameristica, orchestrale. «Libetta compositore è poeta doctus» (Isotta, Corriere della Sera). La sua opera L’assedio di Otranto, messa in scena in Puglia e a Roma, è stata pubblicata in cd.

Avviato alla direzione d’orchestra da Alberto Maria Giuri e Gianluigi Zampieri, ha diretto repertorio sinfonico, operistico (Don Giovanni) e da balletto (Lo schiaccianociLa bella addormentataCarmen). Tra i registi dei suoi video, pubblicati in dvd, citiamo Bruno Monsaingeon e Franco Battiato. Ha diretto il corto Sortilège. Con Giorgio Manni gestisce una collezione di pianoforti, dall’epoca di Clementi ed Erard fino a strumenti dipinti da artisti contemporanei.

Ha fatto parte della giuria di concorsi internazionali (“Busoni” di Bolzano, Livorno, Premio “Venezia”, “Horowitz” di Kiev, “Porrino” di Cagliari, BNDES di Rio de Janeiro…). Docente per la Miami Piano Festival Academy (NSU di Fort Lauderdale, Florida). Dirige i corsi di perfezionamento di Pianoforte organizzati dalla Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca. Direttore artistico dell’Accademia su strumenti antichi tenuta a Briosco dalla Fondazione statunitense Patrons of Exceptional Artist.