Salvini va avanti nonostante i malumori leghisti: martedì presenta il suo libro a Roma con Vannacci

Il generale ringrazia ancora Salvini per la candidatura alle Europee e sui malumori chiosa: diatribe interne

Roma, 28 apr. (askanews) – Nonostante le critiche di molti e autorevoli esponenti leghisti, il leader Matteo Salvini, va avanti a sostenere a viso aperto la candidatura del generale Roberto Vannacci alle Europee tra le fila della Lega, sebbene da indipendente, precisa l’interessato. E martedì a Roma alla presentazione del libro, questa volta di Salvini, saranno insieme a sottolineare, oltre l’assonanza dei titoli delle reciproche opere, la linea intrapresa.

La Lega infatti fa sapere che il libro di Matteo Salvini “Controvento – l’Italia che non si arrende” (Piemme) è gia andato in seconda ristampa alla luce del numero di prenotazioni delle librerie e su Amazon e il 30 aprile, martedì, sarà presentato a Roma, in occasione dell’esordio ufficiale sugli scaffali, con il leader della Lega e Roberto Vannacci alle ore 15 al Tempio di Adriano.

Nel frattempo il generale ha alzato il muro di gomma sulle parole di molti esponenti autorevoli della Lega, come quelle del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – “Vannacci non è un leghista e non condivido le sue idee” – sulla stessa lunghezza d’onda di Centinaio, Fedriga e altri colleghi di partito che negheranno il voto al generale. “Sono diatribe interne al partito che reputo più che legittime ma che non mi interessano. Io ho un’idea di tradizione, di patria, di cultura e di sovranità molto simile a quella della Lega e che porterò avanti in maniera indipendente”, ha detto Vannacci ad Affaritaliani.it. Ma quelle critiche l’hanno infastidita? “Assolutamente no. Sono discussioni interne che non mi riguardano. Il problema verrà risolto dal voto dei cittadini, se mi voteranno sarò eletto altrimenti farò altro. Ringrazio ancora il ministro Salvini per l’opportunità offertami di candidarmi, e sono convinto che insieme porteremo avanti dure battaglie per cambiare veramente questa Europa e per fare in modo che l’Italia sia più influente, più determinante, più prestigiosa e più ascoltata nell’ambito dell’Unione Europea”.