Mattarella: giovani ricercatori sono orgoglio Italia e motore Europa

Devono poter fare esperienza nel mondo e poter tornare quando vogliono. Risorse per ricerca limitate rispetto standard

Roma, 30 ott. (askanews) – “L’Airc scommette sui giovani. Destina ai giovani parte cospicua delle risorse che raccoglie: è una scelta felice. I nostri giovani ricercatori sono bravi, si fanno valere in ogni contesto, emergono per qualità in tanti laboratori di tutto il mondo. Sono un orgoglio per il Paese, oltre che un motore per l’Europa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale nella celebrazione dei Giorni della ricerca promossi dalla Fondazione Airc.

“Purtroppo sappiamo – ha aggiunto – che le nostre risorse globalmente destinate alla ricerca scientifica sono limitate rispetto agli standard che dovremmo raggiungere. Constatiamo anche che tanti giovani vanno all’estero e vi restano non perché non vorrebbero lavorare in Italia, ma perché da noi talune condizioni – economiche e professionali – sono poco aperte, meno competitive”.

A giudizio del presidente Mattarella “i giovani devono poter circolare e fare esperienze nelle università, nei centri di ricerca, nei laboratori dell’Europa e del mondo. Tutto questo è prezioso e devono poter tornare se lo desiderano. A questo sforzo collettivo di sostenere i giovani ricercatori, di consentire loro di esprimere anche in Italia il loro talento, devono concorrere tutte le forze sociali”.

“Anche in questo – ha proseguito rivolto ai promotori delle Giornate – le vostre strategie di investimento per la ricerca forniscono un contributo di rilievo. I progressi nelle cure hanno reso il cancro una malattia sempre più guaribile e questa consapevolezza ha motivato la decisione unanime della Camera dei Deputati di approvare un testo di legge che regola il diritto all’oblio delle malattie oncologiche. Una forma di rispetto e tutela della persona, che nel suo percorso di cura intende liberarsi anche del vecchio stigma di una patologia che potrebbe recarle un pregiudizio. Anche questo è frutto del cammino percorso, e del valore sociale innescato dalla ricerca e dalla passione dei medici, ha sottolineato Mattarella.