“Il M5S? Il partito più ridimensionato. Il Pd? Non potrà porre veti. Berlusconi? Il politico più abile”. Così il politologo Alessandro Campi ha commentato per ilGiornale.it la nascita del governo Draghi.
Questo governo è un’edizione allargata del Conte-bis oppure è davvero una novità?
“In tanti si stanno chiedendo se ne valesse la pena, ma non si tiene conto di una cosa molto semplice: alla guida c’è Mario Draghi. Il vero elemento di frattura e di discontinuità è questo. Il direttore d’orchestra fa la differenza perché, con gli stessi orchestrali, può suonare uno spartito completamente diverso e può anche decidere di suonare lo stesso spartito di Conte,