De Palma (Fiom): Nel nostro Paese non c’è una visione di politica industriale

“Salario minimo alla tedesca con Governo, imprese e lavoratori”

“Lo sciopero dei metalmeccanici, della durata di quattro ore, funge da messaggio ammonitore. Sottolineo questo punto per una ragione molto importante. Numerosi sono stati i dibattiti sulle crisi industriali, eppure sembra esserci una perpetua assenza di soluzioni praticabili”.

Il segretario generale della FIOM, Michele De Palma, ha espresso questi sentimenti durante un’intervista a Repubblica alla luce dello sciopero organizzato da FIM, FIOM e UILM. Lo sciopero è previsto per oggi negli stabilimenti del Centro-Nord e lunedì in quelli del Sud.

Il leader FIOM esprime le sue rimostranze, affermando che nel nostro Paese manca una chiara visione di politica industriale, e che questo problema non è limitato solo all’attuale Governo, ma abbraccia l’intero panorama politico.

De Palma ha detto: “Ci sono due elementi, o gambe, che danno ai lavoratori la dignità del salario: l’applicazione del contratto erga omnes”. Su quest’ultimo punto, auspica “un’evoluzione del modello tedesco, dove le trattative partono nelle cabine di regia tra Governo, imprese e sindacati e definiscono un salario orario che non può essere inferiore a quello”.

Per quanto riguarda la transizione energetica, il segretario della FIOM chiede che “il Governo intervenga sui costi dell’energia. Sono abituati ad affrontare i problemi quando si presentano le emergenze. L’atteggiamento della Croce Rossa è dominante. Ma noi non siamo la Croce Rossa e non vogliamo esserlo”.

Ciro Di Pietro

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