Confindustria: Dl alluvione, bene reazione iniziale, ma evitare stallo

Da stima iniziale su 182 imprese, 190 milioni di euro di danni

“Confindustria apprezza la rapida risposta per gestire i momenti più critici dell’emergenza”. Al contempo Confindustria “auspica che non si arrivi ad una situazione di stallo per passare alla fase di riavvio delle aree colpite e al risarcimento dei danni”.

Lo ha dichiarato Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, nel corso di un’audizione sul Decreto Alluvione davanti alla Commissione Ambiente della Camera.

“Innanzitutto vorrei ringraziare il Governo per la tempestività con cui ha affrontato le prime fasi dell’emergenza, che ha consentito di definire un quadro di misure coerenti con le necessità impellenti dei primi, drammatici giorni” ha dichiarato il vicepresidente Orsini.

“Ad esempio, ci sono disposizioni che prevedono la sospensione o la proroga dei termini per gli adempimenti fiscali e contributivi, che necessitano comunque di adeguati chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate”.

Nonostante questa valutazione positiva, “esprimiamo preoccupazione per l’attuale fase di gestione della ripartenza, che riconosce ancora i danni subiti da imprese e cittadini e richiede una rapida ripresa. A tal fine, riteniamo indispensabile definire un quadro organico delle modalità e delle disponibilità di risarcimento dei danni diretti e indiretti subiti dalle imprese”.

Secondo una “prima indagine su un campione di 182 imprese” condotta da Confindustria Emilia Romagna, “l’ammontare complessivo dei danni diretti e indiretti è stimato in circa 190 milioni di euro. Per le imprese, la fase di emergenza legata ai disastri fisici è terminata”.

“Tuttavia, se non vengono forniti tempestivamente ed in modo efficace i necessari risarcimenti, c’è il rischio che le conseguenze della cessazione o dell’interruzione delle attività e, più in generale, dei danni subiti possano portare a un’emergenza economica”.

Ciro Di Pietro

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