Fp Cgil: rafforzare il sistema di accoglienza per i rifugiati

“Formalmente inizia la vertenza per le Commissioni di protezione internazionale, per mettere al centro il riconoscimento del valore del sistema di asilo del nostro Paese.

Serve un potenziamento attraverso il riconoscimento delle professionalità dei funzionari amministrativi ad alta qualificazione e continueremo riproducendo iniziative analoghe sui territori in cui sono presenti le Commissioni territoriali per i richiedenti asilo, nella costruzione di un movimento contro la cancellazione del diritto di asilo e per il rafforzamento dell’intero sistema di accoglienza e riconoscimento dei diritti per i rifugiati.

Continueremo a mobilitarci anche per cancellare le norme del decreto Cutro che depotenziano le attività delle Commissioni e dequalificano il lavoro degli operatori”. Lo ha detto Florindo Oliverio, segretario nazionale di Funzione pubblica Cgil (Funzioni centrali) nel corso di un’assemblea aperta promossa dalla Funzione Pubblica Cgil e dai lavoratori delle Commissioni territoriali per la protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo che si è svolta nella sede Cgil di Corso d’Italia 25 a Roma, per denunciare il disinvestimento in atto sul tema dell’accoglienza.

Nel corso dell’evento, organizzato in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, è stato ricordato che “i lavoratori delle Commissioni Territoriali e della Commissione Nazionale sono in stato di agitazione per chiedere un adeguato riconoscimento della loro professionalità e che il loro servizio diventi definitivamente una struttura stabile del ministero dell’Interno per l’accoglienza, il riconoscimento e l’integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo”.

“Da tempo – prosegue la nota di Fp Cgil – i lavoratori lamentano la necessità di migliorare le condizioni lavorative a partire dall’adeguamento della gestione dei servizi di interpretariato; il miglioramento della sicurezza nell’accesso ai luoghi di lavoro; l’adeguamento anche numerico del personale così da evitare lo scadimento della qualità del lavoro; la previsione di supporto psicologico per i funzionari così come previsto in analoghi contesti nell’Unione europea”.