Celebrata apertura mondiali in Qatar: “Diversi ma uguali”

Deserto, cammelli, beduini, danze nella cerimonia di Balich

Roma, 20 nov. (askanews) – “Diamo a tutti, qui dal Qatar, il benvenuto alla Coppa del Mondo. Abbiamo lavorato duramente con tanta gente per allestire un torneo di successo. Abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per il bene dell’umanità. Finalmente è arrivati il giorno dell’inaugurazione, il giorno che tutti qui aspettavamo”. E’ il discorso del’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani che conclude la cerimonia inaungurale del mondiale di calcio in Qatar, firmata dall’italiano Marco Balich, allo stadio Al Bayt.

“A partire da oggi e per i prossimi 28 giorni seguiremo e con noi tutto il mondo, la grande festa del calcio, in un ambiente caratterizzato da umana e civile comunicazione”, dice. “Persone di Paesi e razze diverse arriveranno in Qatar e tanti altri condivideranno questi momenti davanti agli schermi di tutti i Continenti. E’ bello che i popoli mettano da parte ciò che divide e celebrino le loro diversità e al tempo stesso ciò che li unisce. Auguro a tutte le squadre di giocare un calcio magnifico, di grande sportività, di vivere un tempo pieno di gioia e di emozioni. Che siano giorni che possano ispirare bontà e speranza. Benvenuti e buona fortuna a tutti”, conclude. Diversi, ma uguali, proiettati nelle immagini e nella tradizione del deserto, delle tende dei beduini, lo squalo-balena, “simbolo” del Paese, dato che è un animale che si riproduce vicino alle coste del Qatar.

Musica e danze tradizionali al centro del campo. E la sorpresa della serata, la voce “misteriosa” che entra in campo, quella di Morgan Freeman. Nel suo dialogo con un noto personaggio locale, frasi importanti come “Con il rispetto reciproco possiamo vivere insieme” e “Con la tolleranza e il rispetto possiamo vivere sotto un unico tetto”. L’inclusione è il tema principale su cui verte lo show dell’inaugurazione. A bordocampo le sagome con le maglie delle 32 partite finaliste. Poi le mascotte delle precedenti edizioni dei Mondiali. C’è anche “Ciao”, quella di Italia ’90. E si risente anche il “Waka waka” di Sudafrica 2010. La mascotte di questa edizione, una sorta di kefiah volante, con occhi e bocca si chiama La’eeb.

Entra in campo Jungkook, famosissimo cantante del gruppo coreano BTS, che canta “Dreamers”, colonna sonora di questo Mondiale. “Respect” una delle parole chiave. Di nuovo Morgan Freeman, che torna a parlare di rispetto reciproco. Proiettato il video, che risale a oltre 50 anni fa, di una partita di calcio improvvisata nel deserto. Si riconosce l’attuale emiro del Qatar, intendo a giocare. Si torna nello stadio e compare la maglia che l’emiro indossava in quella occasione, e lui vi appone sopra una dedica. Poi inizia il discoso dell’emiro che chiude la cerimonia e dà il via al Mondiale.