Yvonne Rainer, la danza come arte del gesto quotidiano

Al MAMbo di Bologna una retrospettiva sull’artista americana

Bologna, 7 lug. (askanews) – La danza è una di quelle forme d’arte che, oggi come oggi, danno più senso alla parola “contemporaneo”, sia per la capacità di sommare molto aspetti delle altre pratiche, sia per la naturalezza con cui sa inserirsi nel contesto della vita. Per questo è importante osservare i momenti in cui questa transizione è avvenuta e uno di essi è legato alla figura di Yvonne Reiner, cui il MAMbo di Bologna dedica una retrospettiva curata da Caterina Molteni. “Yvonne Rainer – ha detto la curatrice ad askanews – è una danzatrice, cineasta, teorica e poeta americana, una delle figure più importanti della storia dell’arte recente che negli anni 60 ha rivoluzionato il mondo della danza cercando l’origine dei suoi movimenti nel quotidiano, quindi il movimento ordinario, con un approccio minimalista che coincideva con il movimento minimalista delle arti visive americane”.Alla base del gesto di Rainer c’è il movimento cinetico naturale del corpo, che poi si arricchisce di versi e brevi frasi, che assumono a mano a mano sempre maggiore importanza, tanto da portare l’artista a creare video e quindi a diventare regista e a realizzare, a partire dal 1972, una serie di film che trasformano la Sala delle Ciminiere del MAMbo in un vero e proprio cinema. “La mostra – ha aggiunto Caterina Molteni – è proprio dedicata a questa transizione dalla danza al cinema, e cerca di trovare delle linee di contatto, sia a livello formale, quindi sul modo in cui le performance erano state concepite, sia a livello tematico, quindi sull’impegno politico che dagli anni 70, con la guerra in Vietnam, fino all’adesione al movimento femminista, diventa un po’ il carattere distintivo della sua ricerca”.Una ricerca che, basta osservare i video delle performance, mantiene grande attualità e ci parla di come noi possiamo essere in grado di abitare questo presente frammentato e sfuggente.