Vodafone, Sindacati: no a licenziamenti, intervento concreto del Governo

Il settore delle telecomunicazioni richiede un confronto più ampio  

Proseguono i colloqui tra Vodafone Italia, le categorie Tlc Telecomunicazioni, Cgil, Cisl, Uil e il coordinamento tra Ugl e RSU dopo che l’azienda ha annunciato i suoi mille licenziamenti. I Sindacati, riporta una nota congiunta, hanno ribadito quanto sostenuto il 13 marzo: “Non può essere il mero confronto in sede aziendale la soluzione a problemi atavici ben più strutturali”.

“Serve un chiaro e netto capovolgimento del paradigma, non saranno accordi estemporanei azienda per azienda a trovare soluzioni a fattori esogeni ed endogeni di un settore in crisi di ricavi e margini costante da oltre un decennio, nonostante la crescente domanda”.

Per le categorie serve un “confronto più ampio e complessivo” del settore delle telecomunicazioni, chiamando il Governo alle proprie responsabilità. “Laddove Vodafone ricorre ad attività in outsourcing attraverso consulenze e contratti, parlare di cassa integrazione è spesso di difficile comprensione, anche al di fuori del settore delle telecomunicazioni” – affermano i Sindacati.

“È il momento delle responsabilità, non può essere il solo confronto tra le aziende del settore e il Sindacato Confederale. Siamo di fronte ad una diminuzione delle vendite di 15 miliardi di euro nell’ultimo decennio, mentre allo stesso tempo aumenta la domanda di connettività e servizi (+300%)”.

“Occorrono soluzioni strutturali, con interventi concreti del Governo a tutela e sostegno di un asset strategico per la difesa dei sistemi nazionali e dei confini occupazionali. In assenza di riscontri, la risposta è solo l’inizio di un percorso che porterà alla mobilitazione a lungo termine attraverso il coinvolgimento dei lavoratori del comparto”.

Ciro Di Pietro