Vino, oltre 1.500 visitatori alla quinta edizione di “Vite in Campo”

Chiude con successo la manifestazione su innovazione in agricoltura

Milano, 4 lug. (askanews) – Oltre 1.500 visitatori tra viticoltori e tecnici del settore, 15 ettari di superficie espositiva, 50 cantieri operativi, 15 aree statiche, più di 100 macchine al lavoro e 40 espositori. Con questi numeri si è chiusa la quinta edizione di “Vite in Campo”, la manifestazione dedicata all’innovazione in agricoltura organizzata da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno, ed Edizioni L’Informatore Agrario, ed ospitata, venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio, tra i filari dell’azienda Conte Collalto di Susegana, nel Trevigiano.

Nelle due giornate, le dimostrazioni pratiche e i tour guidati da esperti hanno consentito ai visitatori di valutare le performance delle tecnologie destinate alla gestione della chioma, del terreno e del cotico erboso in sostituzione dei diserbanti e della difesa delle piante dalle malattie riducendo al minimo l’effetto deriva e l’uso di agrofarmaci di sintesi. Operazioni colturali che possono essere delegate anche ai robot, anch’essi presenti alla manifestazione con le ultime versioni, totalmente autonome ed elettriche.

L’edizione di quest’anno è stata arricchita da due importanti novità: la simulazione in notturna di trattamenti antiparassitari con liquido tracciante per valutare la deriva e l’uniformità di distribuzione dei prodotti su foglie e grappoli, e la Sezione “biosolution”, che ha ospitato mezzi tecnici innovativi, come gli strumenti di biocontrollo, impiegati per la cura delle piante dalle malattie sia in agricoltura biologica che integrata e i biostimolanti: sostanze applicate in dosi omeopatiche capaci di migliorare la fisiologia della vite e la risposta agli stress ambientali, siccità in primis. In pratica una rassegna completa di macchine, attrezzature, sensori, sistemi di supporto alle decisioni e fattori produttivi “sostenibili” e funzionali al miglioramento della resilienza dei vigneti.

La resilienza della vite, oltre che quella dell’impresa vitivinicola, è stato il filo conduttore che ha guidato il visitatore attraverso le diverse opportunità presenti a Susegana quest’anno: dalla corretta gestione della risorsa idrica alle tecniche colturali sostenibili, dall’ottimizzazione della protezione della vite dai patogeni all’automazione delle lavorazioni in vigneto, senza tralasciare il rispetto del suolo e della biodiversità ambientale. E proprio la resilienza è stata oggetto del consueto convegno del venerdì pomeriggio, svoltosi alla cantina Conte Collalto. L’incontro “La resilienza del vigneto: buone pratiche contro i cambiamenti climatici” ha evidenziato come “l’integrazione di tecnologie, conoscenze e innovazioni anche sul fronte della difesa passiva – nelle parole di Valerio Nadal, presidente Condifesa TVB – sia l’unica soluzione percorribile per salvaguardare vigneti, paesaggio ed economia del territorio. Un tema – ha concluso – che i nostri agricoltori hanno ben compreso, ce lo dimostrano le oltre 100 macchine a recupero già in opera nei vigneti della provincia di Treviso, che rendono la nostra viticoltura una tra le più sostenibili d’Europa”.

“A questa edizione erano presenti operatori provenienti da Canada, Francia, Germania, Austria e Slovenia, oltre che dalle diverse regioni italiane” ha spiegato Armido Bertolin, area manager de L’Informatore Agrario e coordinatore della manifestazione, parlando di “pperatori che, interagendo direttamente con i molti viticoltori presenti, hanno focalizzato gli obiettivi comuni: il rispetto per l’ambiente, la valorizzazione del paesaggio, la qualità delle produzioni, il miglioramento del lavoro e l’economia dell’intero comparto”.