Tra scienza, neuroscienze… e fantascienza!

 

Un incontro a Napoli, Parigi, Rio de Janeiro, Miami e San Francisco

 

Dopo gli appuntamenti di febbraio e maggio 2019, prosegue il lavoro del dott. Antonello Scamardella (già dirigente Asl a Napoli e ora ricercatore e conferenziere dell’Ecole des Hautes Etudes di Parigi) e dei suoi partner internazionali per divulgare nuove metodologie neuroscientifiche di approccio e soluzione ai problemi psichiatrici.

Lo scorso anno, assieme a James Cavallaro (direttore del Centro per i diritti umani della prestigiosissima università di Stanford – California), a Ubaldo Nazzaro (docente della Scuola di specializzazione in Diritto penale dell’Università “Federico II” di Napoli), e a Jania Saldanha (docente emerito di Diritti umani a Porto Alegre) su idea dell’infaticabile Francesco Rubino, professore a Porto Alegre e poi partner della Law Clinic in Diritti Umani dell’Università di Stanford, era proseguito a Napoli il confronto tra Italia e Brasile su Psichiatria e Diritti umani cominciato nel febbraio 2003 con il convegno internazionale Segregazione e liberazione nel nuovo millennio: la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e il futuro  della psichiatria e dei diritti umani (svoltosi a Napoli ed Aversa proprio su iniziativa di Francesco Rubino, allora docente a Napoli).

E, proprio tra febbraio e maggio del 2019, a distanza di 16 anni da quell’incontro inaugurale, abbiamo archiviato per sempre quell’esperienza, “grazie al lavoro costante e importante di psichiatri come Antonio Scamardella – sottolineava Rubino – che, non soltanto hanno svolto un ruolo fondamentale per la chiusura dei manicomi giudiziari, ma si sono da subito aperti a nuove pratiche psichiatriche e nuove visioni della malattia mentale”.

“L’esperienza brasiliana ha tratto profitto dalla legge Basaglia e l’ha perfezionata nella pratica, ad esempio cambiando il ruolo del manicomi e delle carceri”, aveva pubblicamente chiarito Sandra Regina Martini, autrice e infaticabile protagonista della riforma psichiatrica in Brasile e dei forum di Porto Alegre del 2000 (e oggi coordinatrice della più importante ricerca internazionale sulla corruzione, che coinvolge una ventina di università del mondo, tra cui Harvard, quattro istituti italiani e giudici e procuratori noti in tutto il mondo quali il brasiliano Sergio Moro e l’italiano Gherardo Colombo).

Quest’anno il taglio è diverso, ma prosegue la strada dell’emancipazione psichiatrica. “Proprio dai progressi delle neuroscienze – chiarisce infatti il prof. Scamardella – viene una serie di possibilità emancipatorie e scientificamente avanzate per la psichiatria del futuro, come ad esempio la terapia binaurale, che si candida seriamente a soppiantare gli psicofarmaci e ad accompagnare le psicoterapie, lavorando sul potenziale delle onde cerebrali”.

E proprio da pochi giorni, a Monaco di Baviera, Scamardella ha presentato con successo il suo film documentario dal titolo emblematico di Open Minds, che verrà a giorni presentato a Parigi, a Rio de Janeiro e a Salvador de Bahia, e infine a San Francisco. “Menti aperte, Open Minds appunto – continua Scamardella – è un progetto scientifico, che punta anche alla divulgazione e alla democratizzazione dei saperi neurologici e delle neuroscienze, che sono la chiave del futuro.”

E qui entrano dunque in gioco la prof.ssa napoletana-parigina Alessia J. Magliacane, docente alla Sorbonne e all’EHESS e conferenziera in Cina e Brasile sulle neuroscienze e il biodiritto, conosciuta già da tempo per il suo volume Monstres, fantasmes, dieux, souverains (pubblicato dalla casa editrice l’Harmattan di Parigi nel 2012), il neurofisiopatologo Marco Guimarães (ricercatore brasiliano e anche noto scrittore di fantascienza, oltre che direttore di clinica neurologica a Rio), e la casa editrice di Firenze, Parigi e Porto Alegre, Classi edizioni, da sempre attiva nel sociale e nella divulgazione scientifica.

“Un editore – specifica la prof.ssa Alessia Magliacane, direttrice della casa editrice – deve dimostrarsi sensibile alle innovazioni e coraggioso per investire nel futuro, e noi vogliamo essere i primi al mondo a divulgare le nuove e più avanzate scoperte scientifiche grazie anche alla letteratura e alla cultura popolare.”

“Se da specialista di sistema nervoso sono diventato anche uno scrittore di fantasy – aggiunge Guimarães, ospite in questi giorni a Napoli e a Parigi per presentare i suoi lavori – non è perché io sia appassionato di Borges e Marquez (modelli irraggiungibili da chiunque), ma è in fondo perché penso che il futuro debba essere accessibile a tutti, in una maniera che vuol essere precisa scientificamente, aperta ideologicamente, e perché no?, anche divertente e intrigante stilisticamente!”

“Anche se tendiamo a dimenticarlo spesso, devo dire che il mondo e gli uomini condividono lo stesso ordine e la stessa bellezza, e hanno la stessa mente – conclude Scamardella. “Ed è una mente sempre più aperta!”

Appuntamento a Napoli e dintorni, allora, con registi cinematografici, critici letterari, autori di fantasy e realismo magico, ricercatori di varie parti del mondo, dal 23 al 26 febbraio, e poi a Parigi alla Sorbonne e all’Ecole des Hautes Etudes e alla Maison d’Italia, dal 27 febbraio al 3 marzo, e in Brasile e negli Stati Uniti a maggio. E Buon divertimento tra scienza, neuroscienze… e, appunto, fantascienza!