TLC, appello a UE da 20 Ceo: agire per proteggere il futuro digitale

Necessari 174 miliardi di euro di investimenti entro il 2030

“Le Società di Telecomunicazioni in Europa stanno esortando i politici dell’UE a garantire un giusto contributo da parte delle aziende che traggono i maggiori vantaggi dalle infrastrutture che costruiamo e manteniamo”.

Questo è l’appello lanciato in una lettera inviata all’Unione Europea da 20 CEO di Telecomunicazioni, tra cui l’Ad di Tim Pietro Labriola e l’Ad del Gruppo Vodafone Margherita Della Valle, in cui si chiede che i cosiddetti ‘Over-the-top’ contribuiscano all’ingente spesa per le telecomunicazioni. Si stima che fino al 2030 serviranno oltre 174 miliardi di euro.

In una lettera pubblicata dal Financial Times, hanno scritto: “Tale meccanismo dovrebbe seguire un campo di applicazione chiaramente definito e mirato che escluda i fornitori di contenuti e applicazioni più piccoli e si rivolga solo ai maggiori generatori di traffico”.

In relazione ai CEO, si potrebbe prendere in considerazione “l’inclusione di responsabilità e trasparenza sui contributi, in modo che gli operatori possano investire direttamente nell’infrastruttura digitale europea”.

“La connettività futura, alimentata da reti mobili e in fibra 5G ultraveloci e a bassa latenza, sosterrà la prossima fase di trasformazione digitale dei Paesi europei”- hanno scritto nella nota.

“Con il supporto di queste reti, l’Europa sta già vedendo nuove applicazioni nell’intelligenza artificiale, nella realtà virtuale e nell’IoT. Altre emergeranno nelle città intelligenti, nell’Industria 4.0, nel metaverso e in altre varie aree di innovazione futura che non possiamo ancora immaginare”.

“L’UE ha fissato gli ambiziosi obiettivi del ‘Decennio digitale 2030’ per abilitare queste tecnologie, sostenere la crescita in tutti i vari settori, migliorare la competitività dell’Europa e offrire ampi benefici ai cittadini attraverso una migliore assistenza sanitaria, istruzione, agricoltura, sicurezza e trasporti”.

“Tuttavia, questi cambiamenti comporteranno anche nuove esigenze per le reti di telecomunicazione. Senza gli investimenti necessari, il ‘Decennio digitale’ dell’Europa fallirà. Gli investimenti futuri sono sottoposti a forti pressioni e abbiamo bisogno di misure normative per garantirli”- sottolineano i 20 CEO.

“La chiave di questo dibattito sono gli investimenti: l’Unione Europea stima che entro il 2030 saranno necessari almeno 174 miliardi di nuovi investimenti per raggiungere gli obiettivi di connettività”.

“Attualmente il settore delle Tlc non è abbastanza forte per soddisfare questa domanda, e molti operatori guadagnano a malapena i loro costi di capitale”.

“Allo stesso tempo, il traffico dati continua a crescere a un tasso medio del 20-30% annuo. Questa crescita continuerà, ma alle condizioni attuali il ritorno sugli investimenti non sarà probabilmente commisurato ad essa”.

“Sebbene il settore delle Tlc abbia fornito una migliore connettività, i prezzi al dettaglio dei servizi di telecomunicazione sono in genere diminuiti negli ultimi dieci anni a causa dell’aumento dei costi. Le nuove tecnologie aumenteranno la domanda sulle infrastrutture di rete sottostanti, aumentando ancora i costi”.

Giovanni Lombardi Stronati

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