Salario minimo, Leader UGL: potenziare contrattazione e welfare aziendale

“Mentre la Commissione Lavoro alla Camera delibera la proposta di legge sul salario minimo, che ha scatenato uno scontro tra maggioranza e opposizioni, l’UGL afferma che è molto importante focalizzare l’attenzione sull’obiettivo ultimo del dibattito: difendere il diritto al lavoro e a un lavoro non povero”.

“La questione dei bassi salari può essere risolta sostenendo la contrattazione collettiva e non escludendo la possibilità di dialogo tra le parti, soprattutto in un momento storico così complesso sul fronte dell’inflazione”. Lo dichiara il segretario generale Paolo Capone.

“Il salario minimo di riferimento di 9 euro all’ora è un compromesso al ribasso che non riesce a migliorare le relazioni tra imprese e lavoratori”.

“Ribadiamo per questo motivo che è opportuno parlare di salari adeguati, di sostegno alla buona contrattazione e di welfare aziendale”.

“Non escludiamo, inoltre, dalla discussione le Autorità locali di riferimento, in quanto interlocutori vicini alle persone, e quindi possono attuare le tutele e salvaguardare il potere d’acquisto” – conclude il leader dell’UGL.

Ciro Di Pietro

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