Pomodoro da industria, trattativa in stallo al Nord. Anicav apre sul prezzo

Confidiamo in una rapida ripresa della trattativa

Milano, 25 gen. (askanews) – Si è temporaneamente bloccata la trattativa per l’Accordo Quadro per la gestione dalla prossima campagna di trasformazione del pomodoro nel bacino Nord Italia. Dopo una intensa trattativa con la parte agricola, l’industria di trasformazione del pomodori si è resa disponibile ad accettare le richieste delle organizzazioni produttive di rivedere alcuni parametri tecnici. E’ quanto si legge in una nota Anicav.

La trattativa si è bloccata sulla definizione del prezzo medio di riferimento nonostante la disponibilità della parte industriale a venire incontro alle richieste economiche del mondo agricolo con una proposta di aumento che, con quanto concesso sui parametri tecnici, andava a incrementare di circa il 20% il prezzo medio della campagna 2022.

“L’aumento da noi proposto con grande senso di responsabilità, che porta ad un incremento del prezzo medio di riferimento, nel biennio, di circa il 40% – dichiara Bruna Saviotti, coordinatrice del Comitato territoriale del Bacino Nord di Anicav – non ha precedenti nella storia della contrattazione del pomodoro da industria nel nostro bacino e va ampiamente a coprire l’incremento dei costi subiti dalla parte agricola nel corso della scorsa campagna, costi che stanno già facendo rilevare significative riduzioni, e tiene conto della contingente situazione inflattiva e finanziaria, senza tralasciare la necessità di incentivare la coltivazione del pomodoro da industria”. “Auspichiamo – dichiara Marco Serafini, presidente Anicav – che le organizzazioni produttive possano rivedere le proprie posizioni, comprendendo le nostre ragioni, nell’interesse della filiera soprattutto in un momento così complicato, avendo ben presente che affinchè il sistema funzioni tutte le componenti devono trarre un beneficio equilibrato”.