Pensioni, la proroga di “Quota 103” prevede tagli all’assegno

La nuova Legge di Bilancio ha prorogato la pensione anticipata flessibile, ma con condizioni meno favorevoli rispetto alla versione precedente grazie all’introduzione del ricalcolo contributivo dell’assegno e di un nuovo limite massimo dell’importo.

Per effetto della cristallizzazione dei requisiti, le restrizioni si applicheranno solo a coloro che raggiungono i requisiti nel corso del 2024, e non per chi li ha già maturati nel 2023, indipendentemente dal momento della decorrenza della pensione e della presentazione della domanda nel prossimo anno.

“Potranno accedere alla misura coloro che entro il 31 dicembre 2024 – spiega Salvatore Baldino, consigliere d’amministrazione della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili – maturano 62 anni di età e 41 anni di contributi, raggiungibili anche attraverso il cumulo, escludendo contributi figurativi dovuti a malattia, disoccupazione e infortuni”.

Le finestre di attesa per chi ha maturato i requisiti nel 2023 sono pari a 3 mesi per gli impiegati nel settore privato e 6 mesi per i lavoratori pubblici, mentre per coloro che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2024 sono pari a 7 mesi per i lavoratori del settore privato e 9 mesi per i dipendenti pubblici.

“Persiste anche per il 2024, il divieto di sommare la pensione Quota 103 con redditi da lavoro – prosegue Baldino – tranne nel caso di compensi da lavoro autonomo occasionale con un tetto di 5.000 euro lordi all’anno”.

Chi ha maturato i requisiti nel 2023 può presentare la domanda tramite il portale web dell’Inps, coloro che matureranno i requisiti nel corso del 2024, si attende l’implementazione delle procedure.