Oasi della Pietà a Il Cairo, il videomessaggio di Papa Francesco

“Tra i primi buoni frutti del Documento sulla Fratellanza Umana”

Roma, 6 mag. (askanews) – E’ stata inaugurata la Casa di Accoglienza ‘Oasi della Pietà’, edificata a il Cairo, nella Nuova Capitale Amministrativa dell’Egitto, Seconda Area Residenziale.L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, Presidente dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e della Fondazione della Fratellanza Umana, concretizzando così il progetto ‘Oasi della Pietà’, e alla presenza di Sua Altezza lo Sceicco Abdullah Bin Zayed Al Nahyan, il quale ha partecipato in rappresentanza di Sua Eccellenza il Ministro Noura Al Kaabi, Ministro del Ministero degli Affari Esteri, che ha tagliato il nastro nella Sala ‘Figli di Zayed’.La Sala è stata denominata ‘Figli di Zayed’ in segno di gratitudine, apprezzamento e ringraziamento per Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, che ha sostenuto la costruzione della Casa di Accoglienza, i cui lavori sono iniziati dopo la firma del Documento sulla “Fratellanza Umana”.Il giornalista Biagio Maimone, Direttore dell’Ufficio Stampa dell’Associazione ‘Bambino Gesù’ del Cairo, ha curato la comunicazione dell’iniziativa interfacciandosi dall’Italia con l’organizzazione egiziana.Sua Santità Papa Francesco ha fatto pervenire una pergamena nella quale è riportata la benedizione apostolica all’Orfanotrofio in lingua italiana e in lingua inglese, insieme ad un video messaggio mediante il quale ha dichiarato: ‘Sono molto felice oggi di condividere con voi la gioia di inaugurare questo progetto ‘Oasi della Pietà, nome bello, che è uno dei primi buoni frutti del Documento sulla ‘Fratellanza Umana’, un’ iniziativa che interpreta e raffigura in maniera concreta i valori del Documento, un posto ove tante bambine e tanti bambini troveranno casa, famiglia, assistenza, futuro, formazione e, soprattutto, l’abbraccio di una famiglia.Grazie tante per il vostro lavoro, grazie tante per la vostra gioia. Il Signore Dio ci benedica e pregate per me’.Il messaggio di Sua Santità Papa Francesco attesta l’importanza della realizzazione del progetto in quanto uno dei frutti generati dal Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, voluto da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb , sottoscritto da entrambi il 4 febbraio 2019, nella città di Abu Dhabi.ll Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ rappresenta la pietra angolare del dialogo interreligioso proprio in quanto si pone come finalità primaria la fratellanza umana, da instaurare, innanzitutto, nella relazione con le altre fedi, per poi essere,conseguentemente, diffusa in ogni territorio del mondo.Non secondari sono ritenuti dal medesimo Documento il valore e l’importanza della fede e della responsabilità, nonché la condanna della violenza perpetrata in nome di Dio.All’inaugurazione della Casa di Accoglienza, che si qualifica come opera altamente umanitaria, hanno partecipato i membri dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e della Fondazione della Fratellanza Umana e ospiti provenienti dagli Emirati Arabi Uniti, dall’Italia, dalla Giordania, dall’Iraq e dagli Stati Uniti.L’ Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’ e la Fondazione della Fratellanza Umana sono due realtà che lavorano per convertire il principio della fratellanza in azioni di solidarietà, in adesione ai contenuti del Documento sulla ‘Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’.La Casa ‘Oasi della Pietà’, che rientra tra i progetti più tenacemente perseguiti dal suo ideatore Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, ospiterà bambini abbandonati, ai quali offrirà la possibilità di crescere in un ambiente familiare, in grado di donare loro serenità ed affetto, nonché un futuro sereno e dignitoso.La denominazione ‘Oasi della Pietà’, attribuita alla Casa di Accoglienza, rappresenta un segno di riconoscenza per il ricevimento del dono di una copia fedele della statua della Pietà di Michelangelo, che Sua Santità Papa Francesco ha voluto offrire all’Associazione , che ricorda anche la sua visita in Egitto del 2017, nonché l’ apprezzamento del ruolo storico dell’Egitto come fautore delle creazione di oasi di convivenza, di pace, di fratellanza e di dialogo tra le religioni.Tra i progetti finora realizzati si collocano il Ristorante ‘Fratello’, inaugurato a Il Cairo il 9 gennaio 2024, già operativo, che offre pasti, ogni giorno, a 5000 famiglie egiziane in difficoltà, e i ‘Veicoli Sanitari’ che effettuano visite mediche in ogni angolo del territorio dell’Egitto per le persone disagiate.Entro la fine dell’anno si avvieranno i lavori per la costruzione dell’Ospedale ‘Bambino Gesù del Cairo’, il primo ‘Ospedale del Papa’ fuori dall’Italia, che usufruirà delle competenze scientifiche e del personale medico dell’Ospedale ‘Bambino Gesù’ di Roma, con il quale è stato siglato un accordo di collaborazione.Presenti numerosi diplomatici, tra cui, in rappresentanza dell’Egitto, Sua Eccellenza Nabila Makram, ex Ministro dell’Immigrazione e Capo della Fondazione Fahim per il sostegno psicologico, lo Stato Maggiore con Sua Eccellenza Generale Khaled Labib, Vice Ministro della Difesa, in rappresentanza del Ministro della Difesa, Sua Eccellenza il Maggiore Generale Ahmed Fahmy, Direttore Generale della Società della Capitale Amministrativa per lo Sviluppo Urbano, in rappresentanza di Sua Eccellenza l’Ingegnere Khaled Abbas, Presidente della Nuova Società della Capitale Amministrativa, Sua Eccellenza l’Ambasciatore Omar Selim, Assistente del Ministro degli Affari Esteri per le Relazioni Culturali Internazionali, in rappresentanza del Ministro degli Affari Esteri, Monsignor Clement, in rappresentanza di Sua Santità Papa Tawadros II, Patriarca della Chiesa Copta Ortodossa di Alessandria, Sua Eminenza Sheikh Dr. Mazhar Shaheen, il Dottor Magdy Ishaq, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Magdy Yacoub, e Sua Eccellenza il Consigliere Hani Ramzy, Presidente della Fondazione Pastore d’Egitto.In rappresentanza degli Emirati Arabi erano presenti Sua Eccellenza Ambasciatrice Maryam Al Kaabi, Ambasciatrice degli Emirati Arabi Uniti in Egitto, il Signor Hamad Al Kaabi, Redattore Capo del Quotidiano Al-Ittihad, il Signor Capitano Hamad Yousef Khater, Capo del Dipartimento Progetti Speciali presso il Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti , Ufficio di Sua Altezza lo Sceicco Saif bin Zayed Al Nahyan, Vice Primo Ministro e Ministro dell’Interno degli Emirati Arabi Uniti.Erano presenti anche Sua Eccellenza Alejandro Ivàn Mendoza Gantz, Ambasciatore del Perù in Egitto, Sua Eccellenza Jorge Y. Borisenko, Ambasciatore della Bielorussia in Egitto, Sua Eccellenza Mariela Laroccia, Vice Ambasciatrice e Incaricata d’Affari dell’Ambasciata a nome di Sua Eccellenza l’Ambasciatore, Sua Eccellenza l’Ambasciatore Michele Quaroni, Ambasciatore d’Italia in Egitto, e numerose personalità pubbliche, imprenditori, soci della Fondazione e ospiti provenienti dagli Emirati Arabi, dall’Italia, dalla Giordania, dall’ Iraq e dagli Stati Uniti.E’ di estremo rilievo far presente che Sua Eccellenza il Ministro Noura Al Kaabi e Monsignor Yoannis Lahzi Gaid hanno piantato insieme un ulivo all’ingresso della Casa ‘Oasi della Pietà’ per confermare che esso è un progetto che nasce come segno di amicizia tra i figli di Zayed e il popolo della terra del Kenya , nonché simbolo di pace, prosperità e fratellanza umana.La celebrazione è iniziata con una visita alla Casa ‘Oasi della Pietà’. Gli ospiti sono stati introdotti nel Museo della Fraternità Umana, dove sono conservati una copia originale, firmata da Sua Santità il Papa e da Sua Eminenza l’Imam, del Documento sulla ‘Fratellanza Umana’ e alcuni rari reperti.Vi è stata successivamente la visita agli appartamenti dei bambini, alla sala VIP, alle stanze degli ospiti e alla Statua della Pietà.Gli ospiti, visitando la Casa di Accoglienza ‘Oasi della Pietà’, hanno potuto constatare personalmente le opportunità che offre ai suoi giovani residenti. Essa è costituita da quattro piani, di cui il quarto è in fase di ultimazione.Al momento, secondo le disposizioni del Ministero della Solidarietà, sarà possibile ospitare un numero di bambini limitato (dai 6 ai 12 bambini). Vi sarà, tuttavia, un progressivo aumento del numero di bambini a cui offrire ospitalità.Il 97 per cento della struttura è terminata, manca soltanto la cupola per ultimare la Cappella del Beato Carlo Acutis.Un donatore ha offerto un mosaico, che verrà inserito nella Cappella, che raffigura i 12 apostoli dell’ultima cena di Gesù, con Maria e San Giovanni Battista, come prevede il rito copto.Vi sarà, inoltre, la ‘Cucina – Scuola Francesco Mazzei’ , che opererà all’interno della Casa di Accoglienza , finalizzata a trasformare la cucina dell’Oasi della Pietà in una ‘Scuola Cucina’ per garantire un futuro professionale agli ospiti della Casa di Accoglienza.La cerimonia ha previsto anche il discorso di Sua Eccellenza l’Ambasciatore Nicholas Henry, Ambasciatore della Santa Sede (Vaticano) in Egitto e della Lega degli Stati Arabi e il discorso di Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, il quale ha concluso ringraziando i ministri e alcune personalità che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.Sua Eccellenza il Ministro Noura Al Kaabi ha espresso il suo entusiasmo per la partecipazione e la sua ammirazione per il progetto. Ha sottolineato il rapporto storico tra gli Emirati Arabi Uniti e il popolo egiziano. Ha menzionato nel suo discorso la volontà dello sceicco Zayed, espressa ai suoi figli di amare l’Egitto con le seguenti parole: ‘Ho detto ai miei figli di essere sempre accanto all’Egitto. La mia volontà è che siano sempre accanto all’Egitto, in quanto ciò costituisce un motivo di orgoglio per gli arabi. Per gli arabi l’Egitto è il cuore e, se il cuore si ferma, non vi sarà vita per gli arabi’Monsignor Jade ha espresso il suo profondo ringraziamento ai partecipanti, alle loro Altezze gli Sceicchi degli Emirati e al popolo degli Emirati per il loro generoso sostegno al progetto ‘Oasi della PIetà’, nato nella terra di Zayed Al Khair per incarnare i principi del Documento firmato a Abu Dhabi. Ha, inoltre, ringraziato Sua Eccellenza il Presidente Abdel Fattah El-Sisi per il suo grande sostegno alla Fondazione Human Fraternity e per le sue iniziative di beneficenza rivolte a tutte le fasce del popolo egiziano.Monsignor Yoannis Lahzi Gaid ha ringraziato le Forze Armate e la Nuova Capitale Amministrativa per il generoso sostegno offerto al progetto ‘Oasi della Pietà’.