Europee, Pd Liguria presenta candidati e lancia ciclo incontri

Il segretario Natale: cittadini sostengano un’Europa dei diritti

Genova, 6 mag. (askanews) – Sono Brando Benifei, eurodeputato e capo delegazione Pd al Parlamento europeo, Donatella Alfonso, consigliera dem del Comune di Genova, e Lucia Artusi, ex assessore all’Ambiente del Comune di Sanremo, i tre candidati liguri del Pd alle elezioni Europee.

La presentazione dei candidati è avvenuta oggi nella sede del Pd di Genova e della Liguria ed è stata anche l’occasione per lanciare “Europa Prossima”, il ciclo di incontri sul territorio organizzati dal Pd della Liguria che, durante tutto il mese di maggio, coinvolgeranno e metteranno a confronto gli iscritti del Pd di ogni federazione sul territorio con le imprese, le associazioni, i sindacati, dialogando intorno a sei tavoli tematici che ricalcano i sei argomenti del Next Generation Eu: “Un green deal europeo”, “Un’Europa pronta per l’era digitale”, “Un’economia al servizio delle persone”, “Un’Europa più forte nel mondo”, “Promozione dello stile di vita europeo” e “Un nuovo slancio per la democrazia europea”. Su questi temi si produrranno dei documenti di proposta e di identità politica di profilo europeo che saranno affidati ai candidati liguri e agli eletti del Nord Ovest.

“Prende il via la campagna elettorale delle Europee e, come ha sottolineato la segretaria del Pd Elly Schlein, lavoreremo per un’Europa più giusta e solidale, per garantire i diritti fondamentali, la dignità del lavoro e un’economia circolare e sostenibile”, ha dichiarato il segretario ligure del Pd Davide Natale.

“Le elezioni dell’8 e 9 giugno – ha aggiunto il segretario genovese del Pd Simone D’Angelo – saranno determinanti per il futuro dell’Unione Europea. Il Pd arriva pronto a questa sfida elettorale, con un programma chiaro e candidature all’altezza del compito di raccontare l’idea di Europa giusta, solidale, integrata, nella quale si riconosce tutta la famiglia del Partito Socialista Europeo. I cittadini e le cittadine dovranno decidere se il futuro europeo sarà nelle mani della destra, impegnata a sostenere un’Europa sempre più chiusa, dove le regole economiche vengono scritte prima di valutarne le ricadute sociali, oppure della sinistra, per un’Europa dei diritti, impegnata a costruire condizioni di vita dignitose per tutti i propri abitanti”.

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