##Milano-Cortina, caos sull’Ad: “Sarà Moratti”, poi la frenata

Sala attacca: “Non mi risulta”. Poi le smentite dell’interessata e di P.Chigi
Roma, 23 ott. (askanews) – Letizia Moratti alla guida della Olmpiadi Milano-Cortina 2026. Anzi no. L’indiscrezione sulla nomina dell’attuale vice presidente della Regione Lombardia fa saltare una decisione che sembrava presa. E che per il centrodestra avrebbe rappresentato il più classico dei due piccioni con una fava: dare dopo mesi di impasse una guida alla Fondazione che deve organizzare l’evento e sbloccare la partita del Pirellone, sgombrando finalmente la strada per la ricandidatura di Attilio Fontana, insidiata proprio dalla sua vice. E infatti quando la notizia trapela, la reazione di chi era al corrente dell’operazione è immediata: “Un siluro…”. Perchè nel giro di poco arriva il tweet del sindaco di Milano Beppe Sala, 140 caratteri che pesano come un macigno: “Leggo che Letizia Moratti sarebbe stata scelta come nuovo AD di Milano-Cortina. Non mi risulta. E in ogni caso non può essere fatta una scelta così delicata per risolvere i problemi del centrodestra in Lombardia. Ogni altra parola è inutile”. Il Comune di Milano è infatti tra i soci della Fondazione, e come tale va almeno informato – se non coinvolto – nella scelta dell’Ad: di sicuro – è il messaggio recapitato dal sindaco – non può essere presa sulla sua testa. Peraltro con un nome che – accusa Sala – più che al merito è dovuto agli equilibri politici nella coalizione. Poco dopo arriva la precisazione dell’ufficio stampa di Moratti che “smentisce la sussistenza della notizia sulla sua nomina come Ad delle Olimpiadi Milano Cortina. Qualsiasi decisione di Letizia Moratti sarà comunicata esclusivamente dal suo ufficio stampa. Ogni altra notizia a lei inerente è destituita di fondamento”. E alla fine deve intervenire anche palazzo Chigi: la nomina del nuovo Ad “ha carattere di urgenza” ma al momento “non ci sono ancora determinazioni della Presidenza del Consiglio. Determinazioni che una volta maturate saranno preventivamente portate a conoscenza dei Soci della Fondazione stessa”. Ovvero i sindaci di Milano e Cortina, i presidenti di Lombardia e Veneto, i presidenti del Coni e del Comitato Italiano Paralimpico. Tutto dunque torna in alto mare, con una nuova grana da risolvere per il governo Meloni, prima ancora di aver ricevuto la fiducia. La Fondazione vede ancora infatti formalmente alla guida Vincenzo Novari, ma da mesi si cerca un sostituto. La scelta – dopo le elezioni di settembre – era infine caduta su Andrea Abodi, nome che metteva d’accordo tutti e che Meloni avrebbe speso nell’incontro col presidente del Cio, Thomas Bach, del 29 settembre. Ma poi per Abodi è arrivato l’incarico da ministro dello Sport. Tutto da rifare dunque, e la nomina di Moratti poteva risolvere: sciogliere il contrasto con Fontana e la Lega per la candidatura alla Regione e ridare un Ad pienamente operativo alla Fondazione. Resta da capire ora se l’operazione sia definitivamente affossata, e chi ne sia stato il responsabile. Ovviamente le accuse sono reciproche: chi accusa Forza Italia, che così mette in difficoltà Meloni e il suo rapporto con la Lega, chi la stessa Moratti: “Non vuole farlo, vuole la Lombardia”.