La rottamazione Quater è un groviglio burocratico: serve un intervento del Governo

Non basta il rinvio, serve un intervento più radicale

Sarebbe in arrivo dal Governo un probabile rinvio della rottamazione Quater, non solo per l’Emilia Romagna colpita dall’alluvione.

Servirebbe, però, un intervento più profondo perché ad oggi la rottamazione Quater è un groviglio burocratico. Spesso si resta intrappolati nel labirinto tra contribuenti discriminati e migliaia di rottamazioni che sono state richieste con alta probabilità che non verranno onorate.

Ezio Stellato, commercialista e presidente del Cesfi (Centro Studi sulla Fiscalità Internazionale), suggerisce la strada da seguire; “Andrebbe fatto un nuovo piano per far rientrare i contribuenti, in regola, sanando i debiti scaduti, partendo con l’inserimento delle cartelle fino a dicembre 2022 e valutando un taglio maggiore così da rendere questa misura davvero interessante”

I veri protagonisti di questa edizione telematica più che i contribuenti sono i professionisti, ago della bilancia del gettito fiscale del prossimo quadriennio.

Il contribuente medio ha trovato grandi difficoltà nella gestione della semplice adesione all’istanza, quest’ultima intellegibile solo da esperti della materia.

A livello informatico l’accesso da area pubblica o con Spid ti proietta in due situazioni informative totalmente diverse. Una delle “best practices” di questo periodo è la gestione o sospensione dei pagamenti della rottamazione Ter per inglobare tutto nella rottamazione Quater, opportunità concessa solo ai contribuenti che hanno fatto accesso in area pubblica, sicuramente con il sapere di un professionista esperto in materia di riscossione.

Professionista che in questo periodo risulta essere il miglior partner dell’ente, colui che assume le vesti di un decisore e che sta spingendo affinché i propri clienti aderiscano anche perché non è solo lo Stato a liberarsi dei magazzini fiscali e dei carichi di lavoro del contenzioso ma anche i professionisti che, non avendo davanti uno scenario interpretativo della norma molto chiaro, preferiscono definire con gli strumenti deflativi del contenzioso proposti dal Governo.

Bisogna rilanciare la situazione puntando ad una rottamazione che possa essere un atto transattivo forte e concreto, evitando che questi mesi siano stati per la PA un mero lavoro amministrativo che si tradurrà in un nulla di fatto perché più conveniente aver preso tempo godendo dell’effetto positivo delle sospensioni che versare concretamente tasse nelle casse dello Stato.

Sarebbe fondamentale poi aggiungere la possibilità di non far decadere il piano se una rata non pagata sia sanata entro la scadenza successiva.

Ad ogni azienda può capitare un momento di difficoltà finanziaria nell’arco di quattro anni, tocca allo Stato gestire questi fenomeni.

Un nuovo piano di rottamazione Quater è la strada da percorrere, una rottamazione vantaggiosa non favorirebbe l’evasore che, oggi che se e’ nulla tenente oggi, “rischia” di non pagare nulla con una liquidazione totale chiedendo al giudice di essere liberato con un sovraindebitamento.