La Pietra (Masaf): riattiviamo tavolo riso per rafforzare filiera

Preoccupa assenza momenti confronto con protagonisti produzione

Roma, 6 mag. (askanews) – “Oggi riprendiamo il percorso per istituzionalizzare il tavolo di filiera del riso ed elaborare una strategia di settore con tutti i protagonisti della produzione risicola italiana”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, all’apertura del tavolo della filiera del riso al quale hanno partecipato i rappresentanti dei consorzi di tutela, produttori, trasformatori e distributori.

“Il riso è una delle principali eccellenze del made in Italy agroalimentare – ha proseguito il sottosegretario La Pietra – e il nostro Paese con 1,5 milioni di tonnellate all’anno garantisce metà dell’intera produzione europea di riso di cui è il primo fornitore, grazie a una ampia varietà e un livello qualitativo unico al mondo. A fronte di una produzione così importante abbiamo riscontrato, al momento del nostro insediamento al Masaf, una preoccupante assenza di momenti di confronto reale con i principali protagonisti della produzione risicola, che intendiamo colmare con l’istituzione di un tavolo nel quale confrontarci e affrontare le nuove sfide che attendono i nostri imprenditori”.

Di fatto, “manca un piano di settore da dodici anni e oggi, così come stiamo facendo anche in tutti gli altri settori dell’agricoltura, stiamo riaprendo un dialogo utile a valutare come muoverci nei mutati scenari politici e commerciali internazionali”.

Molte le istanze rappresentate dalle associazioni intervenute, a partire dalla necessità di lavorare sulla tutela della risorsa acqua, fondamentale per non incorrere nei drammatici cali di produzione avvenuti in Paesi quali la Spagna, tramite un piano di rafforzamento della rete di invasi nei quali conservare l’acqua piovana. Ampio spazio è stato dedicato anche alla crescente importazione in Europa di riso extra UE, punto sul quale il sottosegretario ha ribadito che “il governo – ha detto La Pietra – sta lavorando in Italia e soprattutto in Europa, per garantire che si superi il paradosso nel quale i nostri produttori sono penalizzati dal rispetto delle regole UE, alle quali non sottostanno i concorrenti stranieri. Una concorrenza che di fatto diventa sleale nel momento in cui non c’è parità di trattamento rispetto a chi produce senza rispetto delle più basilari regole inerenti tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori”.

“Stiamo sensibilizzando Bruxelles – ha proseguito – sulla necessità inderogabile di garantire regole uguali per tutti e il tavolo di filiera di oggi, sulla cui utilità tutti si sono dichiarati concordi, serve a non andare più in ordine sparso ed è fondamentale per unire le voci dei protagonisti della produzione risicola, così da farci sentire in maniera ancora più chiara dai nostri partner europei”.