ISTAT: la fiducia dei consumatori sale a giugno, giù indice delle imprese

Per le aziende è il livello più basso da dicembre dello scorso anno

L’indice di fiducia dei consumatori è diventato positivo a giugno, raggiungendo il valore più alto da febbraio 2022. Nel frattempo, l’indice di fiducia delle imprese è sceso per il secondo mese consecutivo, raggiungendo il livello più basso da dicembre dello scorso anno.

Lo ha reso noto l’ISTAT, che ha stimato un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 105,1 a 108,6) e una diminuzione dell’indice complessivo del clima di fiducia delle imprese (da 108,6 a 108,3).

Tutte le serie componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono migliorate, ad eccezione del giudizio sulle opportunità di risparmio in questa fase. I quattro indicatori, calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti, riflettono i cambiamenti registrati dalle singole variabili.

Il sentimento economico e quello futuro sono aumentati in modo marcato (da 119,8 a 127,6 e da 112,6 a 118,4 rispettivamente), mentre il sentimento personale e quello corrente sono aumentati in modo più moderato, da 100,1 a 102,2 e da 100,0 a 102,0 rispettivamente.

Per quanto riguarda le imprese, l’indice di fiducia è diminuito in tutti i settori, tranne quello delle costruzioni. In particolare, l’indice di fiducia è diminuito nel settore manifatturiero (da 101,2 a 100,3), nei servizi di mercato (da 104,0 a 103,7) e nel commercio al dettaglio (da 111,4 a 110,5). Al contrario, il settore delle costruzioni è aumentato da 159,4 a 162,5.

Osservando le componenti dell’indice di fiducia, questo è peggiorato in tutti i settori manifatturieri, mentre nel settore delle costruzioni le aspettative sull’occupazione sono aumentate notevolmente in linea con il deterioramento delle decisioni sugli ordini.

Nel settore dei servizi di mercato, le opinioni (giudizi e aspettative) sugli ordini sono peggiorate, mentre nel settore del commercio al dettaglio i giudizi sulle vendite si sono inclinati verso il pessimismo.

Nella domanda trimestrale sulle esportazioni per il settore manifatturiero, si stima che per il terzo trimestre consecutivo sia diminuito il numero di imprese che hanno dichiarato che la loro attività di esportazione è stata ostacolata (la percentuale relativa è scesa dal 40,3% nel primo trimestre 2023 al 34,7% nel secondo trimestre 2023).

Ciro Di Pietro

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