Imprese, indice Pmi Italia: ad agosto scivola in contrazione anche il terziario

Primo dato negativo dell’anno, il peggiore da novembre 2022

L’indice di attività del terziario italiano (Hcob Pmi) è sceso ad agosto sotto quota 50,0 a 49,8 da 51,5 del mese precedente. Si tratta del dato peggiore dal novembre 2022 e continua una tendenza al ribasso che dura da quattro mesi.

Le aziende monitorate dall’analisi hanno associato l’indebolimento dell’attività commerciale a un calo della domanda. Alcune delle aziende hanno riferito che i clienti sono meno interessati al settore dei servizi, in parte a causa dei prezzi elevati e dell’inflazione.

È la prima volta dal mese di novembre 2022 che il valore totale dei nuovi ordini diminuisce. Nonostante un settore turistico forte che ha sostenuto gli ordini dall’estero in agosto, anche gli ordini di esportazione sono diminuiti, registrando una contrazione per la prima volta da febbraio.

Di fronte a uno scenario di calo sia della domanda che dell’attività, il campione intervistato ad agosto si è mostrato cauto nei confronti delle nuove assunzioni. Secondo gli ultimi dati di analisi, l’occupazione è diminuita per il secondo mese consecutivo, poiché le aziende hanno scelto di non sostituire i dipendenti che vanno in pensione o di migliorare la produttività interna.

Nel complesso, il calo dell’occupazione ad agosto è stato il più alto dal gennaio 2021. Il calo della capacità produttiva spiega in parte il lieve aumento dei posti di lavoro non occupati registrato dalle imprese di servizi nel corso del mese.

Gli ultimi dati sui prezzi di agosto continuano a mostrare costi operativi elevati. L’inflazione ha accelerato al livello più alto degli ultimi quattro mesi e rimane a livelli storicamente elevati, anche se significativamente più bassi rispetto al 2022 e all’inizio di quest’anno.

Alcune aziende citano l’aumento dei costi operativi, tra cui il carburante e i generi alimentari, quest’ultimo in parte dovuto all’impatto delle inondazioni che hanno colpito alcune zone del Paese negli ultimi mesi. Anche i costi della occupazione sono stati citati come fattore che ha contribuito all’inflazione.

Ciro Di Pietro

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