Fumata nera sul Recovery Fund: resta il veto di Polonia e Ungheria

Il muro contro muro sul Recovery Fund prosegue e il veto posto da Ungheria e Polonia sul pacchetto da 1.800 miliardi di euro per risollevare l’economia dell’Unione europea resta in piedi. Il nodo da sciogliere è rappresentato dal meccanismo concordato tra la presidenza tedesca del Consiglio Ue e il Parlamento europeo per condizionare l’utilizzo dei fondi Ue al rispetto dello Stato di diritto. Per Budapest e Varsavia, questo meccanismo non sarebbe in linea con i trattati. Dall’altra parte Bruxelles non intende arretrare di un millimetro: i Paesi che non rispettano lo Stato di diritto rischiano di perdere l’accesso ai suddetti fondi.

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