Federcuochi asse con Coldiretti e Filiera Italia: no a cibo coltivato

Pozzulo: importante valorizzare i primati green dell’agricoltura

Milano, 17 apr. (askanews) – Federcuochi si schiera a favore della petizione promossa da Coldiretti e Filiera Italia per sostenere il processo legislativo aperto dal disegno di legge approvato in Consiglio dei ministri per il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi coltivati, in mancanza di adeguate garanzie per la sicurezza alimentare e ambientale.

In occasione dell’assemblea nazionale della Federazione italiana cuochi, il presidente, Rocco Pozzulo, ha sottolineato “l’importanza di valorizzare in cucina i primati green dell’agricoltura italiana con 5.450 specialità tradizionali censite dalle Regioni, 320 specialità Dop e Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Doc, Docg e Igt, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche”.

“Abbiamo acceso i riflettori su un business in mano a pochi ma molto influenti nel mondo che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda” ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. “L’Italia, che è leader nella qualità e nella sicurezza alimentare nel mondo, ha la responsabilità e il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della qualità a tavola, come è già avvenuto con l’obbligo dell’etichetta con l’indicazione di origine” ha affermato Luigi Scordamaglia, Consigliere Delegato di Filiera Italia.

Secondo la Fao e l’Oms, infatti, attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate.