Copa Cogeca: futuro coltivazione riso in Ue in mano eurodeputati

Fondamentali meccanismi salvaguardia automatici su importazioni

Roma, 13 mar. (askanews) – Se il Coreper II approverà oggi un nuovo testo modificato sui sistemi di preferenze tariffarie generalizzate (SPG), domani giovedì 14 marzo a Bruxelles verrà ripreso il trilogo. Il Copa e la Cogeca invitano quindi i negoziatori a sostenere la posizione di lunga data assunta dal Parlamento europeo riguardo all’articolo 29 sui meccanismi di salvaguardia automatici sulle importazioni. Il sostegno a questo provvedimento, spiegano, “riveste un ruolo fondamentale per la sopravvivenza del settore del riso in Europa”.

Come dimostrano gli ultimi dati dello studio del Centro comune di ricerca sull’impatto economico dei prossimi accordi commerciali sull’agricoltura dell’UE, pubblicato il 22 febbraio 2024, il riso è uno dei settori più minacciati dall’agenda commerciale dell’UE. Lo studio presenta un aumento delle importazioni dai dieci accordi di libero scambio considerati, compreso tra il 9,7% e il 19,8% entro il 2030, sottolineando ancora una volta la sensibilità e vulnerabilità del settore.

Le importazioni di riso dalla Cambogia e dal Myanmar durante la campagna di commercializzazione 2022/2023 sono state pari a 504.236 tonnellate, con un aumento del 126% rispetto alla campagna di commercializzazione 2020/2021 (quando è stata applicata la clausola di salvaguardia) consentendo ad entrambi i principali produttori di esportare 222.545 tonnellate di riso verso l’Europa. L’attuazione di questo meccanismo automatico, invece di ostacolare le relazioni commerciali, rappresenterebbe una salvaguardia fondamentale per gli agricoltori e le cooperative agricole europee.

In vista di un possibile trilogo imminente, il Copa e la Cogeca sottolineano l’urgente necessità di un sistema trasparente ed efficace per proteggere questa produzione tradizionale europea e invitano il Parlamento europeo a mantenere il suo sostegno di lunga data all’articolo 29, come concordato nella loro posizione di lunga data.

“Il settore europeo del riso non può sostenere ulteriori volumi di importazioni a basso costo – spiegano i sindacati europei – Senza misure efficaci per proteggere la produzione europea di riso, l’UE rischia di aumentare la sua dipendenza da paesi terzi con standard di produzione divergenti, minando la resilienza e la sostenibilità della produzione di riso dell’UE”.