Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, opportunità e criticità in un documento pubblicato dall’Odcec di Roma

Emanuele Rossi (presidente commissione Diritto Societario): “Un lavoro di ricerca per rendere sempre più agevole ai colleghi l’approccio alla nuova norma”

ROMA. Dall’entrata in vigore delle prime norme del Codice della Crisi d’Impresa alle modifiche in corso d’opera, fino agli approfondimenti che hanno cristallizzato il concetto di “precrisi” disciplinato dal Legislatore, tra opportunità e criticità della nuova norma.

È tutto contenuto nel nuovo documento dal titolo “Gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili alla luce del riformato art. 3 del codice della crisi e dell’insolvenza”, pubblicato dalla commissione Diritto Societario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Roma, presieduta da Emanuele Rossi.

Un “quaderno” che vede come coautori anche altri componenti della commissione, tra cui Simona Caricasulo (vicepresidente), Alessandro Coppola, Marco Morolli e Massimo Nardinocchi (curatore del documento insieme a Rossi).

“Un lavoro di ricerca complesso – spiega Rossi – che ha l’obiettivo di rendere ai colleghi più agevole, anche attraverso alcuni esempi pratici e commento a sentenze di merito, l’approccio al nuovo sistema degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, così come delineati a seguito del recepimento della Direttiva Insolvency”. 

Il documento pubblicato da Odcec Roma, l’ente guidato dal presidente Giovanni Battista Calì, analizza “gli aspetti di diritto societario e le varie modifiche del c.c.i.i. che sono accorse da marzo 2019 a luglio 2022 per permettere la piena entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza – illustra Rossi – così come gli arresti giurisprudenziali, in particolare quelli dei tribunali di Roma, Milano e Cagliari, succedutisi in tale periodo e che hanno orientato gli operatori durante la vacatio legis”. 

Ricerca, analisi e commento di tutti gli aspetti che, poi, hanno portato alla riscrittura dell’articolo 3 del Codice della Crisi e dell’insolvenza, con l’inserimento dei commi 3 e 4: “Con queste modifiche – aggiunge il presidente della Commissione Diritto Societario Ocdec Roma – sono stati disciplinati i requisiti qualitativi degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili (comma 3) e i segnali della precrisi (comma 4).

E ancora, tutti gli obblighi che spettano all’imprenditore ed all’organo di controllo, in merito all’obbligo per la società di adottare idonee procedure funzionali sia all’individuazione di tali segnali, che alla costruzione del panel informativo necessario per la scelta dello strumento giuridico idoneo a fronteggiare stati di precrisi, crisi o insolvenza”. 

Infine, nell’ultimo capitolo si forniscono spunti di riflessione ed alcuni accorgimenti pratici al fine di facilitare il compito agli operatori.