Campo largo in Basilicata, Calenda: Conte ha messo un veto su Azione, valutiamo appoggio a Bardi (centrodestra)

Il leader di Azione: esclusi dalla scelta del candidato Lacerenza, M5s ormai decide la politica della sinistra

Milano, 14 mar. (askanews) – “Non so dire” perché il M5s abbia posto un veto sull’inclusione di Azione nel ‘campo largo’ in Basilicata, “ma è molto chiaro che c’è una leadership del centrosinistra che è la leadership di Giuseppe Conte”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Radio InBlu, a proposito della scelta di Domenico Lacerenza come candidato del ‘campo largo’ alle regionali lucane. “In Sardegna hanno vinto con il voto disgiunto” e 1.600 voti di scarto per le divisioni della destra, “ma se avessero fatto come noi avevamo chiesto primarie di coalizione con Soru avrebbero vinto con 30.000 voti, ma sono scelte loro, noi ragioniamo sulla qualità della persona” ha aggiunto.

In Basilicata “semplicemente il M5s, che ormai decide la politica della sinistra” ha “escluso Azione” dalla coalizione e “ne abbiamo preso atto”, ha ribadito Calenda, che rivela: “Fino a ieri mattina ho parlato con Schlein per capire l’orientamento di candidatura, mi ha detto che non ce l’avevano, poi ho appreso che c’era stato un tavolo di una coalizione molto spinta a sinistra, auguri” ha proseguito.

La segretaria dem, ha continuato, “non si è disturbata” per coinvolgerci, poi lì “noi abbiamo preso alle politiche il 10%, c’è l’ex presidente Marcello Pittella che è responsabile di Azione, vedremo se la scelta li ripagherà”.

Quanto all’orientamento di Azione dopo l’esclusione dal ‘campo largo’ Calenda non ha escluso di appoggiare il candidato del centrodestra e presidente uscente, Vito Bardi. “Vado venerdì e sabato in Basilicata, voglio parlare con i miei, verificheremo. Dall’altra parte c’è un moderato e europeista, un uomo delle istituzioni, non il Trux, valuteremo e decideremo. Constatiamo che non siamo inclusi nella candidatura di centrosinistra” ha concluso riferendosi all’ipotesi Bardi, figura diversa da quella di Paolo Truzzu, candidato di centrodestra sconfitto in Sardegna.