Blinken torna in M.O. “per prevenire l’espansione del conflitto”

Ampio tour capo diplomazia Usa sino in Giappone, Sudcorea e India

Milano, 2 nov. (askanews) – Da oggi un lungo e complesso viaggio di oltre una settimana per il segretario di Stato Usa Antony J. Blinken, impegnato in una molteplice operazione diplomatica che parte dal fronte più caldo e urgente in assoluto, il Medio Oriente, per poi arrivare nel Sol Levante (sede G7 a presidenza di turno giapponese), India e Corea del Sud dove discuterà “le sfide globali, tra cui la guerra della Russia contro l’Ucraina e la crescente cooperazione militare di Mosca con la Corea del Nord”. Il capo della diplomazia americana si recherà a Tel Aviv, Israele; Amman, Giordania; a Tokyo, in Giappone; a Seoul, nella Repubblica di Corea; e Nuova Delhi, in India. Un lungo e ampio tour dal 2 al 10 novembre 2023, descritto da Matthew Miller, portavoce del dipartimento, in base a una nota.

“In Israele, il segretario Blinken ribadirà il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi dal terrorismo in conformità con il diritto internazionale umanitario e discuterà gli sforzi per salvaguardare i cittadini statunitensi in Israele, Cisgiordania e Gaza; lavorerà per garantire l’immediato rilascio degli ostaggi, aumentare il ritmo e il volume degli aiuti umanitari che entrano a Gaza per essere distribuiti ai civili palestinesi, e per prevenire l’espansione del conflitto”, spiega Miller.

In Giordania, il segretario – rende noto il dipartimento – sottolineerà “l’importanza di proteggere le vite dei civili e l’impegno condiviso per facilitare la fornitura maggiore e sostenuta di assistenza umanitaria ai civili a Gaza, la ripresa dei servizi essenziali e garantire che i palestinesi non siano sfollati con la forza, all’esterno di Gaza”. Discuterà anche dei “meccanismi urgenti” per arginare la violenza, calmare la retorica, ridurre le tensioni regionali e riaffermare l’impegno degli Stati Uniti a lavorare con i partner per creare le condizioni necessarie per una pace duratura e sostenibile in Medio Oriente, inclusa la creazione di uno Stato palestinese.

Blinken guiderà quindi le delegazioni statunitensi a Tokyo, Seul e Nuova Delhi “per portare avanti gli sforzi di collaborazione per sostenere una regione indo-pacifica libera e aperta che sia prospera, sicura, connessa e resiliente. A Tokyo, il Segretario parteciperà alla seconda riunione dei ministri degli Esteri del G7 del 2023, in cui i ministri degli Esteri del G7 si baseranno sugli impegni assunti dai leader al vertice del G7 di Hiroshima”.

Il capo della diplomazia Usa avrà anche incontri bilaterali con il Primo Ministro Kishida Fumio e il Ministro degli Esteri Kamikawa Yoko per discutere le priorità bilaterali, tra cui il sostegno alla ripresa economica e al fabbisogno energetico dell’Ucraina e il rafforzamento della cooperazione Usa nell’Indo-Pacifico, prosegue la nota.

Il segretario si recherà quindi a Seul per incontrare il presidente Yoon Suk Yeol, il ministro degli Esteri Park Jin e il consigliere per la sicurezza nazionale Cho Tae-yong. Blinken discuterà di come gli Stati Uniti e la Corea del Sud possono rispondere alle sfide globali, tra cui la guerra della Russia contro l’Ucraina e la crescente cooperazione militare della Russia con la Corea del Nord, nonché l’instabilità in Medio Oriente.

Discuteranno inoltre degli sforzi reciproci per sostenere gli investimenti bilaterali e la sicurezza economica.

A Tokyo e a Seul, il Segretario sottolineerà l’impegno ferreo degli Stati Uniti nella difesa del Giappone e della Repubblica di Corea e riaffermerà l’importanza di un impegno trilaterale forte e prolungato dopo lo storico vertice di Camp David di agosto.

Il Segretario si recherà poi a Nuova Delhi per partecipare al Dialogo Ministeriale 2+2, al quale si unirà il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III. La delegazione incontrerà gli omologhi indiani: il ministro degli Esteri Subrahmanyam Jaishankar, il ministro della Difesa Rajnath Singh e altri alti funzionari indiani per discutere delle preoccupazioni e degli sviluppi sia bilaterali che globali nell’Indo-Pacifico.