Autonomia, Calderoli: attento a marginalità geografica e insularità

“I temi saranno affrontati in un quadro armonico di interventi”

Roma, 4 dic. (askanews) – “Vorrei rassicurare tutti sul fatto che i temi della marginalità geografica e dell’insularità rientrano nelle prerogative del mio Ministero e del mio lavoro quotidiano e a questi temi sto rivolgendo la stessa massima attenzione che rivolgo agli altri ambiti della mia delega, a partire dall’Autonomia”. Lo dichiara in una nota Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie.

“Divari territoriali, marginalità geografica, perequazione infrastrutturale e Autonomia – spiega Calderoli – saranno affrontati contemporaneamente, nel contesto di un quadro armonico di interventi tesi a valorizzare l’efficienza amministrativa degli enti territoriali più prossimi al cittadino, a partire dalle Regioni che intendono misurarsi proprio con la richiesta di maggiore autonomia”.

“Con riguardo alle isole minori – prosegue il ministro – mi sono confrontato nelle scorse settimane con i sindaci di Pantelleria, Lampedusa e Linosa, e ho annunciato loro che stiamo già lavorando a una legge quadro, per dare quelle risposte strutturali necessarie per lo sviluppo economico e sociale delle stesse isole minori, a garanzia dei fondamentali diritti di cittadinanza che non possono essere negati ai loro cittadini. A tal proposito riprenderò un disegno di legge approvato dal Senato nel 2018 e lo aggiornerò alla luce delle nuove emergenze e bisogni di queste realtà territoriali. Io non posso accettare che i diritti civili e sociali siano garantiti a tutti, su tutto il territorio nazionale, tranne che, per fare un esempio, a Lampedusa o a Pantelleria: quello è il punto di approdo finale del mio lavoro, perché l’autonomia differenziata per me non significa disparità ulteriori ma mettere alla pari tutte le Regioni e i diritti di tutti i cittadini”.

“Chi pensa che con l’autonomia differenziata si aumenteranno le differenze e le sperequazioni tra le diverse aree del Paese sappia che con me ha sbagliato indirizzo: magari in maniera presuntuosa, ma io sono convinto che, se mi passate la citazione alla D’Azeglio, dopo aver fatto l’Italia ora si possano fare ‘le Regioni italiane e gli italiani’, tutti con gli stessi diritti e possibilità a prescindere dall’area geografica. Io – conclude Calderoli – lavoro per questo”.