Alcune delle cose che ha detto Meloni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo

Ci sono sfide prioritarie: competitività, migrazioni, energia, Ucraina

Roma, 21 mar. (askanews) – “Il prossimo Consiglio ha nella sua agenda sfide prioritarie per l’Ue, sfide che sono state anche al centro del dibattito dell’ultimo Consiglio: l’Ucraina, il mercato unico, l’energia, la competitività, le migrazioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. In Europa “l’Italia ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista e non da comprimario”. “In una fase complessa l’Ue ha il compito più arduo da decenni: garantire la sicurezza del continente di fronte alla minaccia della guerra, proteggere e sostenere il tessuto socio-economico, predisporsi a cambiamenti radicali che possono profilarsi negli equilibri globali” ha detto Meloni.

Questo “nel rispetto dei valori di democrazia e libertà che ispirano il nostro percorso ma che questo tempo ci ha insegnato a non dare per scontato. Servono visione, strategia, efficacia e tempestività”.

Parlando quindi di immigrazione, Meloni ha sottolineato che “il primo banco di prova è il tema dell’immigrazione su cui abbiamo ottenuto venisse dedicata buona parte del Consiglio di febbraio”, “è una emergenza che sta diventando strutturale, e questa definizione che potrebbe sembrare un ossimoro è realistica. Noi stiamo assistendo a una pressione senza precedenti”. “Non possiamo attendere oltre, non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio che è inevitabilemtne un pericolo insito nei viaggi organizzati da cirminali”. “Le frontiere marittime dell’Italia sono frontiere dell’Europa, e l’Europa è chiamata a difendere quelle frontiere, perchè la posta in gioco è la vita di migliaia di persone vittime di una tratta ignobile e al tempo stesso la sicurezza dell’intero continente”.

Il piano della Commissione europea sui migranti “va nella giusta direzione, è un cambio di paradigma, ma non possiamo ancora dirci soddisfatti” ha detto Meloni.

“La presidenza svedese e la Commissione Ue presenteranno in Consiglio – ha aggiunto – lo stato di attuazione degli accordi presi e l’Italia in quella sede intende ribadire che non c’è più un solo minuto da perdere, è ora di agire, tradurre in fatti concreti quelle soluzioni e vigileremo perchè sia un processo effettivo, rapido e inciviso”.

“Non vogliamo più piangere vittime innocenti nel Mediterraneo, non vogliamo che la selezione la facciano scafisti e mafie, vogliamo una immigrazione regolare e compatibile, l’imigrazione di massa penalizza chi avrebbe diritto alla protezione internazionale e a volte non trova aiuto perchè le quote sono occupate” da chi non avrebbe diritto. Quindi, rivolgendosi alle opposizioni, Meloni ha detto: “Criticate ferocemente me, il governo, ma vi prego fermatevi un minuto prima di danneggiare l’Italia perchè questo fa la differenza”. “C’è un limite da non oltrepassare – ha ammonito riferendosi ai migranti – quello che per colpire l’avversario si mette in cattiva luce l’intera nazione e si attaccano le forze dell’ordine e si finisce per danneggiare anche la posizione negoziale dell’Italia ai tavoli”.