A Reggio Calabria focus sul ruolo e le competenze dell’organo straordinario di liquidazione nel risanamento delle amministrazioni locali

“L’importanza del contributo professionale che il dottore commercialista e l’esperto contabile potranno offrire alla procedura nell’ottica del costante servizio sociale offerto dalla categoria sia al cittadino che agli enti locali e alle istituzioni in genere.

Sono davvero molto felice perché, grazie ad un qualificato parterre, per la prima volta si è avviato il dibattitto sul tema parlando delle competenze e delle metodologie nella gestione del dissesto a cui deve far fronte l’Organismo di Liquidazione Straordinaria dando voce anche alla categoria professionale che è tenuta ad amministrarlo”.

Lo ha detto Stefano Maria Poeta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Reggio Calabria, aprendo i lavori del convegno su “Il ruolo e le competenze dell’organo straordinario di liquidazione nel risanamento degli enti locali”, che si è svolto presso l’Auditorium Lucianum, promosso dall’Odcec territoriale, con il patrocinio del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, della Città Metropolitana e del Comune di Reggio Calabria, che ha registrato una folta partecipazione di professionisti interessati alla delicata tematica delle crisi finanziarie negli enti locali e degli strumenti offerti dalla legge per il risanamento.

“La necessità di instaurare un rapporto collaborativo tra tutti gli stakeholders” è stata evidenziata da Antonio Repaci (consigliere nazionale dei commercialisti), mentre Giuseppe Venneri (consigliere nazionale del Cndcec con delega agli Enti Locali) ha analizzato i diversi aspetti del ruolo svolto dal dottore commercialista e delle competenze che l’Organo Straordinario di Liquidazione.

Nel corso dell’evento, moderato da Giuseppe Condello (Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Reggio Calabria), Antonio Colaianni (direttore centrale per la finanza locale del Ministero dell’Interno) ha incentrato il suo intervento sul ruolo che l’organo straordinario deve svolgere, partendo dal presupposto che sia un organo del Comune e che il suo operato deve essere incentrato al raggiungimento dell’obiettivo del risanamento finanziario. In quest’ottica – ha ribadito Colaianni – “è evidente la necessità di instaurare un rapporto collaborativo con gli altri organi tendente allo scopo comune dell’eliminazione di tutte le partite debitorie presenti e alla ristrutturazione economici finanziaria dei comuni.”

Altrettanto evidente è che “tutte le attività svolte dall’organo straordinario di liquidazione devono seguire le disposizioni previste dal Testo delle leggi sull’ordinamento degli enti locali mentre l’ente deve assicurare l’autonomia organizzativa e finanziaria nonché prestare la massima collaborazione”.

In particolare “si dovrà assistere il commissario nella rilevazione della massa passiva non facendo mancare le prescritte attestazioni propedeutiche al riconoscimento dei debiti attività, quest’ultima, che risulta spesso di difficile comprensione e che rallenta le relative operazioni”.

Il direttore, infine, ha concluso il proprio intervento ponendo attenzione anche ad altri temi sia di natura gestionale che sulle competenze e relativamente alla produzione del rendiconto di gestione e le criticità rispetto all’elaborazione del documento finale.

Di particolare interesse per il dibattito è stato il tema sulla competenza della gestione delle anticipazioni in generale e, in particolare, su quella relativa alle anticipazioni di liquidità oggetto di recente interpretazione giurisprudenziale nonché di interventi normativi non sempre coerenti tra di loro.

Dal canto suo Franco Consiglio (dirigente del settore economico e finanziario del Comune di Reggio Calabria, delegato dal presidente Anci, Antonio Decaro, quale esperto Anci-Ifel e componente di OSL), ha evidenziato, con dati statistici molto puntuali, la situazione e la mappatura dei dissesti sul territorio nazione con particolare riferimento alla regione calabrese.

Secondo Angelo Scandura (dottore commercialista e revisore legale dell’Odcec di Catania) “alcuni profili di criticità nei rapporti tra OSL e il Comune, quali ad esempio, la tempistica con cui i responsabili di settore rilasciano le attestazioni sull’ammissibilità in massa passiva della somma richiesta dal creditore e la competenza a riconoscere il debito fuori bilancio rientrante in massa passiva alla luce di una recente sentenza del Tribunale di Catania”.

Nel corso del dibattito è stata evidenziata la necessità di una revisione complessiva del titolo VIII del decreto legislativo 267/2000 nell’ottica di una riforma delle crisi finanziarie degli enti locali e delle competenze dell’organo straordinario di liquidazione anche per rendere le funzioni più adeguate ai compiti. Non da ultimo è stata segnalata l’esigenza di un adeguamento dei compensi fissati dal DPR 378/1993 e mai adeguati.

E’ emersa, altresì, la necessità immediata di arrivare alla redazione di un documento condiviso che tracci le linee guida per la gestione delle mansioni dell’Organo Straordinario di Liquidazione e l’enorme interesse suscitato dall’incontro organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Reggio Calabria incoraggia a livello nazionale, il ripetersi di ulteriori occasioni di dibattito sul tema.

All’evento sono intervenuti anche i rappresentanti degli Odcec di Palmi e Locri.