Vino, prendono il via da Seul e Tokyo le “Vinitaly Preview 2024″

Bricolo: per intercettare operatori, stakeholder e professionisti

Milano, 12 gen. (askanews) – È l’Estremo Oriente la prima destinazione di “Vinitaly Preview 2024”, il programma di promozione internazionale della manifestazione di bandiera del vino made in Italy che sbarca venerdì 12 gennaio a Seoul e il 15 gennaio a Tokyo per incontrare oltre 100 operatori e professionisti del settore.

Lo ha annunciato Veronafiere, spiegando che i due appuntamenti rappresentano le tappe di ripartenza della staffetta in dieci mercati strategici della domanda di vino italiano all’estero, che aveva preso il via ad ottobre 2023: una maratona internazionale che quest’anno, dopo Corea del Sud e Giappone, volerà in Svezia, Austria, Regno Unito e Belgio. Queste iniziative si inseriscono nel più ampio piano di internazionalizzazione di Vinitaly, che prevede rassegne e roadshow per un totale di 19 eventi in 14 Paesi.

“Ripartiamo con il format che negli ultimi anni ci ha consentito di intercettare operatori, stakeholder e professionisti stranieri altamente qualificati in un’area geografica molto interessante per il vino italiano – spiega il presidente di Veronafiere Federico Bricolo – ma dove soffriamo ancora troppo il confronto con i competitor francesi”.

Tra le maggiori potenze economiche dell’Asia, la Corea del Sud è infatti una piazza di approdo sempre più strategica, in particolare per le produzioni di qualità di tutte le tipologie enologiche. Veronafiere ricorda inoltre che le importazioni di vino, favorite da un rilevante aumento del reddito pro-capite, sono più che raddoppiate tra il 2019 e il 2022, periodo in cui i vini italiani hanno registrato un balzo del +131%, solo in parte ridimensionato dal difficile contesto congiunturale dell’ultimo anno. Qui l’Italia rappresenta solo il terzo fornitore, con una quota di mercato (15%) dimezzata rispetto alla Francia.

Un dominio che si riscontra anche in Giappone, dove quasi 6 bottiglie importate su 10 sono francesi e dove le etichette Made in Italy conquistano solo la medaglia d’argento con il 12% del mercato. Ciononostante, con importazioni per oltre 200 milioni di euro l’anno, il Giappone è storicamente il principale partner del vino italiano in Asia. Le vendite nel Paese, sottolinea sempre Veronafiere, sono sempre più orientate verso prodotti di qualità, e oltre l’80% delle importazioni è rappresentato da vini Dop e Igp.

Ad incontrare gli operatori specializzati nella capitale coreana assieme al presidente di Veronafiere, ci sono l’ambasciatrice d’Italia a Seoul, Emilia Gatto, e Ferdinando Gueli, direttore Ice Seoul. Ad accogliere gli stakeholder giapponesi nella capitale, ci saranno con Bricolo e il presidente di Ice, Matteo Zoppas, anche l’ambasciatore d’Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti, Anna Iele, esperta agricola della Sezione per le Politiche Agroalimentari dell’Ambasciata, e il direttore dell’Ufficio Ice di Tokyo, Gianpaolo Bruno.