Unimpresa: salario minimo, aumento costo lavoro stimato in 6,7 mld di euro

Un impatto negativo principalmente sulle piccole e medie imprese

L’81% dei lavoratori con contratto nazionale ha una retribuzione di ingresso superiore a 9 euro, il 18% tra 8 e 9 euro, mentre solo l’1% dei lavoratori ha una retribuzione oraria inferiore a 8 euro. Questo è quanto emerge da un’indagine di Unimpresa.

“L’introduzione del cosiddetto salario minimo di 9 euro fa sì che questo 1% di potenziali lavoratori guadagnerà un reddito medio netto di poco superiore ai 50 euro al mese, mentre il vero e unico beneficiario sarà lo Stato, che tra incremento del gettito Irpef e di quello contributivo porterebbe nelle sue casse 1,5 miliardi di euro”.

Per il consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi, “La questione del salario minimo viene utilizzata come sempre solo come strumento di campagna per sfruttare gli interessi dei lavoratori e delle imprese, perché così facendo si ottiene solo un aumento del costo del lavoro, stimato in più di 6,7 miliardi, che avranno un impatto negativo soprattutto sulle PMI”, ha aggiunto.

Il risultato, ha concluso Assi, “sarà un calo di competitività, soprattutto sui mercati internazionali, con le conseguenze inimmaginabili di una contrazione della forza lavoro e di un ulteriore ricorso al ‘sommerso’, un disastro sociale”.

Ciro Di Pietro

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