“Un suolo sano per un vino sano” al centro della Slow Wine Fair 2024

A BolognaFiere dal 25 al 27 febbraio: attese circa 800 Cantine

Milano, 7 nov. (askanews) – E’ stata presentata a Milano la terza edizione della Slow Wine Fair, la fiera internazionale del vino “buono, pulito e giusto”, che si terrà a BolognaFiere dal 25 al 27 febbraio 2024. Da oggi, sul sito della manifestazione è possibile prenotare le prime masterclass in programma, registrarsi alle conferenze online, accedere alla lista delle prime 400 Cantine già selezionate nel catalogo della fiera e candidare il proprio locale del cuore per il Premio “Carta Vini Terroir” e “Spirito Slow.

Organizzata da BolognaFiere e Salone internazionale del biologico e del naturale (Sana), con la direzione artistica di Slow Food, questa tre giorni punta a superare le 800 Cantine, con un occhio di riguardo a chi produce in biologico e in biodinamico, dopo le 750 provenienti una ventina di Paesi che hanno partecipato all’edizione 2023. La selezione degli espositori è iniziata sette mesi prima dell’evento con una commissione di esperti italiani ed esteri. Ai produttori provenienti da Austria, Francia, Germania e Spagna, quest’anno si affiancheranno anche vignaioli e vignaiole provenienti da Argentina, Cile, Georgia, Turchia, Australia e Cina.

“Dopo due edizioni di grande successo possiamo sbilanciarci dicendo che la Slow Wine Fair sta prendendo corpo come l’evento del vino più identitario del panorama fieristico nazionale e non solo” ha affermato il coordinatore della Slow Wine Coalition, Giancarlo Gariglio, sottolineando che “questo è dovuto ad un preciso lavoro sui contenuti, per puntare su una viticoltura in grado di rivoluzionare il sistema agricolo e che presenti il vino al mondo come realmente è: un prodotto della pigiatura dell’uva che, se coltivata in modo virtuoso e seguendo pratiche agronomiche attente a preservare la salute del suolo e la sua vitalità, può contribuire a migliorare la salute del pianeta e a creare un sistema economico e sociale più giusto, rivitalizzando il tessuto dei borghi collinari che rischiano l’abbandono e lo spopolamento”. “In più la selezione delle Cantine, che aderiscono al Manifesto del Vino buono, pulito e giusto, e l’assaggio sistematico delle loro bottiglie per poter partecipare alla fiera consente di offrire ai buyer e al settore HoReCa, oltre che agli appassionati, un’offerta omogenea e di altissimo profilo che non ha pari” ha continuato Gariglio, ricordando che “le decine di occasioni di assaggio con le masterclass e gli incontri in programma nelle Arene offrono una possibilità di approfondire i temi più scottanti del mondo del vino”.

Al centro della terza edizione di Slow Wine Fair vi è il tema della fertilità del suolo e la sua importanza dal punto di vista agricolo ma non solo. “Grazie alla vita nel suolo, ogni vino rappresenta al meglio il significato della parola terroir: in quei primi 30 centimetri di terra si conserva il 30% di tutta la biodiversità terrestre, un universo di simbiosi e interrelazione tra microrganismi, funghi e radici che consente alle viti di esprimere aromi specifici esclusivi” ha ricordato il vicepresidente di Slow Food Italia, Federico Varazi, spiegando che “il 70% dei suoli europei è si trova in cattiva salute a causa delle attuali pratiche di gestione, dell’inquinamento, dell’urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico”. “Anche pratiche agricole senza criterio e monocolture intensive hanno accelerato il fenomeno del degrado e dell’erosione quando, invece, il ruolo naturale dell’agricoltura dovrebbe essere quello di restituire al terreno ricchezza e fertilità biologica” ha aggiunto, evidenziando che “il diritto per tutti ad un suolo sano per un vino sano, un suolo sano da coltivare, da abitare e da vivere: lo dobbiamo ai tanti produttori in ginocchio per l’ennesima alluvione, oggi in Toscana, ieri in Emilia-Romagna e lo scorso anno nelle Marche”.

Anche nel 2024 torna il premio “Carta Vini Terroir” e “Spirito Slow”, nato dalla collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week. Il premio è assegnato da appassionati e professionisti a enoteche, ristoranti, osterie, bistrot, pizzerie che valorizzano i vini di una delle categorie territoriali o tematiche in concorso. Dodici quelle protagoniste dell’edizione 2024: otto riguardano le migliori selezioni territoriali, dall’Amarone alla Champagne, passando per Etna, Carso, Romagna, Rodano, Jura e Portogallo. Quattro sono invece tematiche: i vini provenienti da vitigni autoctoni, quelli certificati biologici o biodinamici, quelli che spiccano per il rapporto qualità-prezzo e la migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero. Da oggi al 15 gennaio 2024 è possibile segnalare la propria carta dei vini preferita.

Alla tre giorni di febbraio 2024 ci sarà anche spazio per gli amari, con la Fiera dell’Amaro d’Italia, e per gli spirits. New entry a Slow Wine Fair la partnership con Demeter Italia, l’associazione di produttori e trasformatori dell’agricoltura biodinamica. Una collaborazione che si inserisce in un più ampio progetto che vedrà Demeter a fianco di Slow Food Italia in più occasioni nel 2024, anno in cui celebra il centenario dell’agricoltura biodinamica.