Un bus solidale per riunire chi vive lontano dalle proprie famiglie a Natale

Contro il ‘caro biglietti’ delle vacanze natalizie l’azienda napoletana fondata a Milano dalla famiglia Ferrieri sostiene il progetto ‘AttraversaTAM’ di Stefano Maiolica, alias ‘unterroneamilano’, con un pullman a costo zero per riunire giovani studenti e lavoratori che vivono lontano da casa con le proprie famiglie

 “AttraversaTAM” il bus solidale  ideato da Stefano Maiolica (conosciuto sui social come ‘unterroneamilano’) per combattere il caro biglietti del periodo natalizio parte  il 22 dicembre dalle 19 dalla Stazione Centrale di Milano grazie Cioccolatitaliani e Zenita.

Sette le tappe in programma: Bologna, Napoli, Salerno, Lecce, Cosenza e Catania, con l’obiettivo finale di riunire ragazzi e giovani coppie, che lavorano e studiano al nord, con i propri cari per celebrare il Natale.

AttraversaTAM accompagnerà 87 “fuorisede” a casa. Un modo alternativo per concedere a quei giovani che non se lo possono permettere di tornare a casa per Natale e che sarebbero altrimenti costretti a trascorrere le festività da soli.

Cioccolatiliani fondata a Milano nel 2009  ha sempre mantenuto forte il legame con la propria città di origine e quindi ha deciso di finanziare interamente l’autobus a due piani. Studiando inoltre un travel kit di dolcezze per accompagnare le numerose ore di viaggio.

Durante la permanenza in bus verrà girato un documentario sull’iniziativa, il tutto accompagnato da performer e artisti che saranno invitati ad intrattenere i passeggeri.

“Per Cioccolatitaliani, Natale è famiglia, quando ho sentito parlare di questo progetto mi sono subito sentito vicino all’iniziativa perché mi ha ricordato di quando anch’io ero uno studente fuori sede e quindi so cosa vuol dire stare lontano dai propri familiari durante le festività” ha dichiarato Vincenzo Ferrieri Ceo di Cioccolatitaliani che rimarca le origini dell’azienda, orgogliosamente napoletana, “Inoltre, i nostri locali sono da sempre meta per i fuori sede e regalare questa gioia per Natale era il minimo che potevamo fare”.