Transpotec e Nme: Fiera Milano espone il futuro della mobilità sostenibile

I due eventi nei padiglioni di Rho dall’8 maggio

Milano, 5 mar. (askanews) – L’evoluzione del trasporto merci e delle persone sta vivendo un’evoluzione guidata dalla tecnologia, ma anche dalla consapevolezza crescente che il progresso debba avvenire nel rispetto dell’ambiente. Parte da qui la proposta di Nme-Next mobility exhibition, manifestazione dedicata a mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità collettiva sostenibile, e di Transpotec Logitec, evento dedicato all’autotrasporto e alla logistica, due appuntamenti fieristici organizzati da Fiera Milano, che si svolgeranno in contemporanea a maggio 2024.

Nme si terrà a Fiera Milano nei padiglioni di Rho dall’8 al 10 maggio 2024, mentre Transpotec Logitec durerà un giorno di più, fino all’11. Le due manifestazioni, che occuperanno un totale di sei padiglioni, manterranno ciascuna la propria identità e il proprio progetto, ma offriranno agli operatori punti di contatto.

Obiettivo di Transpotec logitec e Nme sarà creare nuova consapevolezza intorno gli obiettivi di medio e lungo periodo dei due settori, mettendo a disposizione strumenti e know-how per raggiungerli. Un cambio di prospettiva possibile anche attraverso il contributo dell’innovazione raccontata dalla offerta espositiva, che ad oggi vede già confermate 425 aziende da 22 Paesi, con le principali presenze estere da Germania, Turchia, UK, Olanda e Polonia. Per supportare lo sviluppo internazionale delle due manifestazioni si sta inoltre lavorando allo scouting di 150 hosted buyer da 44 Paesi, selezionati – per area geografica e alta capacità di spesa – da Fiera Milano in collaborazione con Agenzia ICE e provenienti da Europa, Sudafrica e paesi CIS.

“Il trasporto merci e la mobilità delle persone rappresentano due mercati separati, con modalità proprie e logiche specifiche, ma sono oggi accomunati dalla sfida della transizione energetica – spiega Simona Greco, direttore manifestazioni di Fiera Milano – In quest’ottica abbiamo unito nelle stesse date Transpotec logitec e Next mobility exhibition, per raccontare con più forza le urgenze comuni, ma anche il contributo che la loro innovazione può offrire. Oggi abbiamo in casa più di 400 aziende, ma il nostro obiettivo è ospitarne il prossimo maggio 500, mettendo così a disposizione degli operatori un panorama completo di mezzi, servizi e soluzioni, utili per dimostrare la centralità di questi settori per l’intera società”.

Allo stato attuale, la nuova sensibilità verso l’ambiente e verso gli effetti del cambiamento climatico è centrale per il mondo del trasporto: basti pensare che il settore è responsabile del 24% delle emissioni dirette di CO2, ovvero di otto miliardi di tonnellate di emissioni totali (Fonte: United Nations. Sustainable transport, sustainable development. Interagency report for second Global Sustainable Transport Conference 2021).

Per raggiungere gli obiettivi posti dalla Comunità Europea, cioè zero emissioni nette entro il 2050, le emissioni dei trasporti dovrebbero diminuire di oltre il 3% all’anno entro il 2030. Si tratta di un obiettivo davvero sfidante, che richiama gli operatori dei due settori a un impegno senza precedenti.

“I sistemi di trasporto dovranno mostrarsi capaci di garantire una transizione verso modelli di mobilità inclusivi ed economicamente sostenibili, capaci di trasformare la sfida ambientale in un’opportunità di sviluppo. L’innesco potrà avvenire, da una parte, per effetto di un cambiamento dei comportamenti individuali e, dall’altra, dallo sfruttamento delle opportunità tecnologiche”, afferma Pierluigi Coppola, professore di pianificazione dei trasporti al Politecnico di Milano.

La tecnologia c’è: le motorizzazioni alternative – elettrico, idrogeno e, in particolare per il trasporto pesante, anche biodiesel e biometano – sono già presenti sul mercato e le sperimentazioni di veicoli a guida connessa e autonoma (dal track platooning per i veicoli merci ai Robotaxi per il trasporto passeggeri, ai droni per le merci) si stanno facendo strada. In crescita, con buone prospettive d’uso anche in Italia, c’è anche l’Urban Air Mobility, che comporta l’utilizzo di velivoli elettrici a decollo verticale per il trasporto passeggeri. Anche l’analisi dei big data e la digitalizzazione rappresentano un fattore di innovazione di alto profilo, utile per ottimizzare il trasporto e minimizzarne l’impatto ambientale: se nel trasporto pubblico locale si sta andando verso il MaaS (mobility as a service) la lettura di grandi masse di dati – come quelli derivati dal traffico urbano – sta cambiando anche il trasporto merci, legato ormai a doppio filo ad una logica di logistica avanzata che si basa su sistemi di tracciamento digitale delle rotte e dei mezzi, sul coordinamento remoto delle flotte e sulla valutazione dei percorsi migliori.

Ma anche fattori esterni incidono su come può evolvere in senso sostenibile il settore dei trasporti. L’aumento e l’invecchiamento della popolazione, la sua polarizzazione verso i centri urbani (nel 2050% il 68% delle persone vivrà in città, rispetto al 55% di oggi) cambieranno il modo di gestire i servizi di trasporto sia persone (maggiore accessibilità ed efficienza), sia merci (maggiore investimento sull’”ultimo miglio”).

Infine, ci sono i comportamenti che stanno cambiando: la sharing economy è sempre più pervasiva e si prevede che i ricavi della mobilità condivisa possano raggiungere oltre 1500 miliardi di dollari nel 2024 a livello globale, con una crescita fino al 3,5% nel medio periodo (2028). Stiamo poi diventando “ipermobili” e ottimizziamo sempre di più gli spostamenti per fare acquisti o per svago, ampliando le tipiche sequenze “casa-lavoro-casa”, verso dinamiche più complesse. Nascono quindi esigenze nuove, che devono trovare nuove risposte nel mondo del trasporto.