Social Impact: Salute, Sociale, Sostenibilità

Appuntamento con la sostenibilità sociale 

NAPOLI. Non solo sostenibilità ambientale: per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 e aderire al cambiamento imposto dall’ONU è oramai chiaro che cittadini e imprese devono concentrarsi e impegnarsi su tutti e tre i pillar della sostenibilità.

Il ciclo di eventi proposto dal Polo della Sostenibilità va in questa direzione e da oggi coinvolge anche gli enti pubblici e privati destinatari delle attività filantropiche. All’incontro “Social Impact: Salute, Sociale, Sostenibilità” svoltosi presso il RYCC Savoia di Napoli”, sono intervenuti Fabrizio Cattaneo Della Volta, Presidente RYCC Savoia, Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Annamaria Colao, titolare della Cattedra Unesco “Educazione alla salute e sviluppo sostenibile”, Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente Regione Campania, Giovanni Lombardi, Presidente del Gruppo Tecno. L’evento è stato moderato dal giornalista Alfonso Ruffo.

Ad aprire i lavori, Fabrizio Cattaneo Della Volta, presidente RYCC Savoia che ha sottolineato l’impegno del circolo sui temi ambientali: “Il convegno rappresenta un’opportunità per condividere le nostre esperienze in favore della sostenibilità e del benessere sociale nella comunità.

Il Circolo Savoia si è sempre posto come obiettivo primario quello di promuovere azioni concrete e positive per l’ambiente e la società: una delle iniziative più significative che abbiamo intrapreso è stata l’insegnamento trasmesso ai giovani dell’area penale di Nisida, che li ha preparati a diventare sub e a svolgere attività di pulizia dei fondali della nostra città.

Questa iniziativa ha avuto un effetto profondo sui ragazzi coinvolti, perché attraverso l’insegnamento delle tecniche di subacquea e la sensibilizzazione sulla fragilità degli ecosistemi marini, abbiamo potuto trasmettere importanti valori di rispetto per la natura e di responsabilità ambientale”.

Il presidente e founder del gruppo Tecno, Giovanni Lombardi, creatore del primo Polo italiano della Sostenibilità ha focalizzato il suo intervento su come “queste azioni rappresentano una opportunità per le imprese che intendono migliorare le proprie performance nell’ambito dello Sviluppo sostenibile.

In questa ottica deve cambiare il paradigma, dal semplice “dare” alla misurazione dell’impatto delle donazioni. Abbiamo realizzato un algoritmo che misura e valida l’impatto delle azioni sociali e lo abbiamo realizzato con Ucl of London”.

Annamaria Colao, titolare della Cattedra Unesco “Educazione alla salute e sviluppo sostenibile”: ha messo in evidenza come : “La cattedra Unesco Educazione alla Salute e allo Sviluppo sostenibile è costantemente impegnata nel promuovere progetti in grado di migliorare la salute e il benessere dei cittadini grazie ad azioni che possano essere concretamente utili a dare un contributo nella realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 avendo un impatto sociale nella vita quotidiana delle persone.

Crediamo molto nella necessità di sinergie tra i diversi attori della società civile, scientifica e imprenditoriale come metodo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Abbiamo attivi tre progetti: il progetto David, il progetto Carpe Diem, il progetto Donne. Progetto carpe diem è già attivo su piattaforma tecno e stiamo in contatto con Unione industriali per allargare la partecipazione.”

Per il Magnifico Rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito: “La sostenibilità, gli SDGs e i pillar della crescita sostenibile non fanno solo parte della nostra attualità, del nostro tempo e quindi degli studi e i programmi universitari che sottoponiamo a giovani sempre più attenti a queste tematiche.

Sono un’importante leva per un ritorno, anche negli Atenei, dell’attenzione all’uomo, al suo rapporto con l’ambiente, non solo inteso come biodiversità, ma territorio sociale, comunità nella quale impegnarsi ogni giorno. Sono certo che eventi come questo possano dare un contributo importante alla diffusione di messaggi positivi, di cambiamento.”

A chiudere i lavori il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, “stiamo avviando una navigazione in mare aperto, sono tempi nei quali c’è il rischio del logoramento di alcune parole.

Le cose che diventano una moda poi vanno cambiate. Il rischio che alcune parole come sostenibilità corrano il rischio di diventare luoghi comuni, se oggi un direttore di banca oltre che chiedere i beni chieda le azioni fatte su ambiente sociale e governance è una rivoluzione.

Oggi tutti i fondi comunitari chiedono una sostenibilità ambientale degli interventi. Oggi è davvero un tempo nuovo, lo certifica la modifica della prima parte della costituzione, 2 anni fa è stato modificato l’articolo 9, viene introdotto il tutela delle biodiversità, quindi sono nate sensibilità su tematiche che prima erano marginali.

Sviluppo e ambiente possono coesistere, l’autonomia energetica con le rinnovabili, rendendoci autonomi facciamo un’operazione di sviluppo”.