Si è quasi azzerato l’aumento di prestiti a imprese e famiglie

I tassi dei nuovi mutui al 4%, al massimo da 11 anni

Roma, 18 apr. (askanews) – L’effetto della stretta monetaria impartita dalla Bce si trasmette sempre più anche sul credito bancario in Italia. A marzo si è quasi azzerata la crescita di prestiti a imprese e famiglie nella Penisola, segnando un più 0,5% su base annua a fronte del più 1% di febbraio e laddove nello stesso mese e di un anno fa questa voce cresceva del 2,6%. Lo riporta l’Abi nel suo rapporto mensile.

Intanto i tassi di interesse sono saliti su tutte le tipologie dei prestiti e sui nuovi mutui hanno raggiunto il 4% per la prima volta dal maggio del 2012, quindi da quasi 11 anni.

A metà di marzo la Bce ha alzato i tassi di interesse di riferimento per tutta l’eurozona di altri 50 punti base. I dati sui tassi di prestiti bancari forniti dall’Associazione bancaria italiana riguardano la media dell’intero mese.

Il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 3,81% a marzo, a fronte del 3,65% nel mese precedente. Prima della crisi finanziaria globale, a fine 2007 questa voce aveva toccato un picco del 6,18%, ricorda l’associazione.

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 3,90%, dal 3,55% di febbraio. I tassi sulle nuove operazioni possono mostrare fluttuazioni legate a volumi di operazioni particolarmente rilevanti su un singolo mese, mentre il dato generale sul totale dei prestiti tende ad avere una dinamica più stabile.

Il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni ha raggiunto il 4% a marzo, dal 3,76% del mese precedente. Secondo l’Abi questa voce aveva segnato un picco del 5,72% a fine 2007, sempre prima della crisi del 2008-2009.