Sanità, cala in Italia l’uso degli antibiotici

Di Monda (Fulop): “Occorre fare di più, restiamo maglia nera in Europa. Parlamento approvi proposta di legge su prevenzione rischi”

“Qualcosa inizia a muoversi sul fronte dell’antibiotico-resistenza e del contrasto alle Infezioni correlate all’assistenza.

I numeri del rapporto Aifa sul consumo di antibiotici in Italia, citati dal ministro della Sanità Orazio Schillaci, testimoniano una riduzione complessiva dell’utilizzo di antibiotici del 3,3% rispetto al 2020.

Tuttavia non si può essere di certo contenti per questo risultato, di fronte a un fenomeno che, secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), stima in Italia ogni anno 11.000 decessi e 36.000 in Ue.

Entro il 2050 potrebbero esserci 10 milioni di morti ogni anno nel mondo a causa dell’antimicrobico-resistenza (Amr). Nel 2020 si sono verificate nell’Unione Europea 670000 infezioni resistenti ai farmaci, di cui 33000 ad esito fatale (dati dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS).

Di fronte a questa emergenza occorre accelerare sul tema della prevenzione. Spiace vedere come la proposta di legge da noi sostenuta per la creazione di una banca dati nazionale delle ICA, per l’unificazione su tutto il territorio nazionale delle misure di prevenzione e per la semplificazione e l’innovazione dei programmi di controllo e gestione dati, sia ancora ferma alla Camera. Una proposta normativa che darebbe più forza e armonia al Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza”.

Queste le parole di Raffaele Di Monda, Presidente dell’associazione Fulop da anni impegnata nelle campagne di informazione e prevenzione delle Infezioni correlate all’assistenza e dell’antibiotico-resistenza.