Sangiuliano a Vinitaly: vino è parte del nostro valore identitario

“Vogliamo essere orgogliosi del nostro valore e della nostra identità”

Verona, 2 apr. (askanews) -“Gianbattista Vico enuncia un concetto molto importante il ‘sentire comune’, quell’insieme di percezioni e di sostanze che fanno l’identità di un popolo. L’identità italiana è ben anteriore a quella della nascita dello Stato unitario, nell’identità italiana ci sono elementi della tradizione come il vino e ci sono l’arte e la cultura. Del resto l’etimologia della parola cultura viene dal latino e significa coltivare”. Lo ha detto il ministro delle Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Veronafiere nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della 55esima edizione di Vinitaly.

“Io non sono uno storico dell’arte ma è importante mettere insieme un’opera di Caravaggio e di Guido Reni, due grandi maestri che hanno segnato la storia dell’arte mondiale” ha proseguito, aggiungendo “il fatto che si siano esercitati sulla rappresentazione del vino, ci sta ad indicare quanto il vino sia parte del nostro valore identitario”. “L’identità è fatta di monumenti, di siti archeologici, di beni immateriali, di letteratura, di filosofia, di storia ma anche di elementi come il vino” ha continuato il ministro, spiegando che “io e Lollobrigida stiamo provando a lavorare molto insieme perché crediamo nel sistema della nazione, cioé della necessità di recuperare l’orgoglio di essere italiani, noi vogliamo essere orgogliosi del nostro valore e della nostra identità”.

“Nella ‘Canzone all’Italia’ Leopardi richiama le pietre, gli archi che sono l’essenza del nostro essere italiani – ha concluso il ministro della Cultura – e questo lo dobbiamo poi declinare in termini moderni cercando di costruire un nuovo immaginario italiano nel mondo, in cui il vino ha un grande spazio”.