Samsung Electronics: Lee Jae-yong, dopo la grazia, è presidente

In un momento di rallentamento per la compagnia
Roma, 27 ott. (askanews) – Samsung Electronics ha annunciato oggi la nomina di Lee Jae-yong a presidente del gigante tecnologico sudcoreano, che vive un momento piuttosto complicato. Lee, nipote del fondatore della compagnia e figlio del defunto presidente Lee Kun-hee, dopo essere stato condannato per corruzione e aver trascorso 207 giorni in carcere prima di essere rilasciato ai domiciliari nell’estate 2021, è stato graziato dal presidente Yoon Suk-yeol ad agosto di quest’anno. “Il Consiglio d’amministrazione ha indicato l’attuale, incerto contesto d’affari globale e il pressante bisogno di una più stringente accountability e stabilità nell’approvare la raccomandazione” della nomina, ha dichiarato Samsung Electronics in un un comunicato. Lee, che ha 54 anni, ha anche scritto una lettera ai dipendenti, nella quale ha detto che Samsung dovrà focalizzarsi nella ricerca dei talenti e nell’investimento sullo sviluppo tecnologico del suo business. La presa diretta di potere di Lee in Samsung Electronics lo rafforza in generale nel più ampio gruppo Samsung, che è un chaebol (conglomerato) di una cinquantina di compagnie impegnate nei più vari settori: dalla cantieristica navale alle assicurazioni, fino all’enterteinment. Il gruppo è stato fondato nel 1938 dal nonno del neo-presiente, Lee Byung-chul ma è stato trasformato in un gigante globale, specialmente nel campo tecnologico, dal padre Lee Kun-hee, che ha sviluppato il settore dei televisori e degli elettrodomestici. La nomina di Lee, che faceva da capo di fatto di Samsung Electronics, viene dopo che la compagnia ha annunciato un terzo trimestre col fiato corto. Alla fine di luglio, ha totalizato un utile netto di 9.400 miliardi di won (6,7 miliardi di euro), con un calo del 23,6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 15,4 per cento rispetto al secondo trimestre. Samsung ha segnalato che alla base di questa performance deludente ci sono le incertezze geopolitiche, che stanno comprimendo le vendite in particolare dei chip. Il gruppo però prevede che nella seconda metà del prossimo anno la domanda dovrebbe ripartire. Lee Jae-yong, che è capo di fatto di Samsung Electronics già dal 2014, era stato condannato a due anni e mezzo di prigione dopo essere stato coinvolto nello scandalo di corruzione che ha portato dietro le sbarre l’ex presidente sudcoreana Park Geun-hye.