Presunte molestie in un liceo del Cosentino, studenti chiedono centri antiviolenza nelle scuole

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REGGIO CALABRIA – “Questa manifestazione è la prova della sensibilità che pensavo non ci fosse più, ma che invece c’è ed è sentita da questi giovani che meritano di essere sostenuti perché la nostra società non può sopportare e subire differenze di questo genere”. Così il sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha preso parte oggi alla manifestazione per le vie della città bruzia, promossa dagli studenti del liceo Valentini-Majorana di Castrolibero, che stanno occupando da oltre due settimane il proprio istituto per protestare contro le presunte molestie ricevute nel corso degli anni da alcune ex studentesse, all’epoca minorenni, da parte di un docente. La manifestazione si è concentrata a Piazza Loreto a Cosenza, alla presenza, tra gli altri, di centinaia di studenti delle altre scuole del territorio e della città. Insieme a loro anche esponenti della politica nazionale, tra questi la deputata del Pd Enza Bruno Bossio, il sindaco di Castrolibero Giovanni Greco e rappresentanti sindacali. Tra le richieste degli studenti, non solo la rimozione della dirigente scolastica del Valentini-Majorana, ma anche l’attivazione di centri antiviolenza nelle scuole. Lunedì prossimo, anche grazie alla mediazione di molti insegnanti che hanno sposato la protesta degli studenti, si tornerà in classe per le lezioni. Nei giorni scorsi sono arrivati tre ispettori del ministero dell’Istruzione che hanno sentito tutte le parti interessate, mentre la Procura di Cosenza ha aperto formalmente un’indagine.

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