Pnrr, governance nelle mani di Fitto. Soppressa Agenzia Coesione

Decreto approvato da cdm ridefinisce anche gestione politiche di coesione

Roma, 16 feb. (askanews) – Istituzione presso la Presidenza del Consiglio, nel Dipartimento oggi guidato dal Ministro Raffaele Fitto, della struttura di missione del Pnrr, con il compito di coordinare le attività di messa a terra dei progetti e che diventa il “il punto di contatto nazionale per l’attuazione del Piano” e i rapporti con le istituzioni di Bruxelles. Il Ministero dell’economia continuerà a svolgere il lavoro di rendicontazione finanziaria e contabile del Pnrr e il monitoraggio. Questa, in sostanza la nuova archetettura di governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dovrà ‘dialogare’, come ha detto lo stesso Fitto, con le politiche di coesione per mettere a sistema le diverse fonti di finanziamento.

Per questo il decreto mette mano anche alla gestione delle politiche di coesione che fino ad ora, ha spiegato il Ministro, non ha dimostrato di funzionare. Fitto ha presentato in Consiglio dei Ministri, che l’ha approvata, la relazione sull’utilizzo delle risorse nazionali ed europee della programmazione 2014-2020. Su complessivi 116 miliardi, ne sono stati impegnati 67 ed effettivamente spesi solo 36. “Sono necessari rimedi strutturali – ha detto – perchè questi dati ci collocano agli ultimi posti in Europa”. L’Agenzia per la coesione territoriale viene soppressa e le sue competenza transitano anch’esse al Dipartimento guidato da Fitto, dove viene costituito uno speciale nucleo.

Il decreto interviene inoltre sulla semplificazione delle procedure per l’attuazione del Pnrr, prevedendo, tra l’altro, che per interventi di tipo infrastrutturale e edilizio l’affidamento della progettazione ed esecuzione dei relativi lavori possa avvenire anche sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica, come oggi avviene per le opere ferroviarie.

Lsa