PNRR, Calì (Odcec Roma): “Italia in ritardo, coinvolgere i commercialisti per recuperare il tempo perduto”

Il presidente è intervenuto al convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili” a cura dell’Osservatorio sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Ordine della Capitale

ROMA. “L’Italia è in ritardo nell’utilizzo dei fondi stanziati per il PNRR. Lo conferma chiaramente la Relazione 2023 sullo stato di attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, presentata ieri alla Camera dalla Corte dei Conti”.

Lo ha detto Giovanni Battista Calì, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Roma, nel corso del convegno “Comunità Energetiche Rinnovabili. Le dimensioni di un nuovo mercato dell’energia”, organizzato dall’Osservatorio sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), costituito dall’ODCEC della Capitale.

“Un documento di quasi 900 pagine che non si limita a fotografare la situazione ma individua le cause dei ritardi e fornisce le informazioni necessarie a trovare le soluzioni.

Un dato su tutti rende l’idea: al 31 dicembre 2022 – afferma il presidente Calì – i fondi spesi rappresentavano il 12% dei fondi totali da spendere entro il 2026 ma depurando i dati di riferimento dalle spese relative ai crediti d’imposta per investimenti 4.0 e bonus edilizi, che non dipendono dalla capacità di spesa della Pubblica Amministrazione ed hanno fatto registrare valori ampiamente superiori alle aspettative, i fondi spesi scendono al 6% dei fondi totali.

Per recuperare occorre efficientare l’azione della Pubblica Amministrazione, assicurarle capacità di programmazione, assegnazione, controllo e rendicontazione dei progetti. I commercialisti possono avere un ruolo importante in tutto ciò. Gli strumenti giuridici per il loro coinvolgimento già esistono”.

L’Osservatorio sul PNRR dell’ODCEC di Roma si pone numerosi obiettivi, come spiega il presidente Alberto Santi. “Intendiamo monitorare l’evoluzione del PNRR quale strumento di sviluppo sociale ed economico del nostro Paese; informare i professionisti circa l’evoluzione del Piano stesso, anche al fine di un possibile coinvolgimento nelle relative iniziative, con un approccio basato sul senso civico e sul proattivo impegno professionale; organizzare eventi di approfondimento su temi specifici, connessi con il Piano stesso e con le esigenze delle imprese anche connesse alla transizione verso modelli sostenibili sotto i profili ESG; e supportare il Consiglio dell’Ordine, nell’ambito di eventuali interlocuzioni di carattere istituzionale”.

“I dottori commercialisti possono svolgere un ruolo di grande rilievo e fornire un contributo importante per favorire la realizzazione degli obiettivi del Piano – dice Giuseppe Molinaro, vicepresidente dell’Osservatorio PNRR dell’ODCEC di Roma – e, con riferimento al tema del convegno, i dottori commercialisti possono fornire i propri contributi a partire dalla scelta della forma giuridica più adeguata attraverso la quale le comunità energetiche potranno operare, e ancora nella pianificazione economico-finanziaria, nell’assolvimento degli obblighi di compliance e nella sistematica rendicontazione dell’attività, anche sulla base di parametri non strettamente finanziari”.

Al convegno sono intervenuti Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili di ENEA, e Stefano Pizzuti, responsabile della Divisione Smart Energy di ENEA. Quindi economia e finanza con Gennaro Niglio, direttore Sviluppo e Innovazione di GSE, e Morena Ruscio, referente della Direzione Sviluppo e Innovazione di GSE. Interverranno anche Maria Adele Prosperoni (responsabile Ambiente ed Energia di Confcooperative) e Giovanna dell’Erba (notaio in Roma), Livia Salvini (ordinario di Diritto Tributario alla Luiss Guido Carli di Roma), Daniela Donati e Valeria Caforio (Istituto Leonarda Vaccari).