Perché le ‘squadre’ dei medici anticovid a domicilio non funzionano

AGI. – Sono diversi, oltre al numero esiguo (su 2000 previste ne sono state attivate solo 46), i problemi delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), le ‘squadre’ di medici a domicilio create con decreto ministeriale a marzo come una sorta di avamposto ‘casalingo’ che avrebbe dovuto limitare l’accesso agli ospedali.

“Uno dei principali – spiega all’AGI Alessandra Poma, 29enne guardia medica a Bergamo – è che non si capiscono i criteri in base ai quali devono intervenire”.

“Troppa discrezionalità su quando attivarle”  

Alla giovane dottoressa, come agli altri medici di base e di guardia, spetta il compito di ‘attivare’ le Usca: “Ma il punto è che non ci sono criteri precisi su quando farlo,

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