Ok del Governo alle regole sull’intelligenza artificiale: fino a 5 anni di carcere per chi froda

Nordio: “Per chi danneggia falsificando attraverso la Ia scatta la sanzione penale”.

Roma, 23 apr. (askanews) – “Chiunque cagiona danno ingiusto inviando, cedendo o diffondendo senza consenso immagini, video o voci falsificate o alterate con sistemi di intelligenza artificiale idonei a ingannare verrà punito con una pena da 1 a 5 anni di carcere”. E’ una delle novità del ddl sull’Intelligenza Artificiale approvato in consiglio dei ministri resa nota dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Se si provoca danno ingiusto allora scatta la sanzione penale”, ha spiegato. “La pena è aggravata nel caso di reati di riciclaggio, frode, aggiotaggio: l’uso dell’intelligenza artificiale aumenta di un terzo la pena”, ha aggiunto Nordio. “L’aspetto patologico può essere devastante, l’intelligenza artificiale può creare una realtà non più virtuale ma reale, una rappresentazione di una persona realistica, non come il vecchio fotomontaggio in cui si percepiva la falsificazione, si può creare un mondo reale, provocare danni”. Parlando delle pene previste dal ddl approvato oggi, Nordio ha osservato: “Si parlerà ancora una volta di panpenalismo ma l’avvento delle nuove tecnologie, proprio perché può creare problemi che hanno vuoti di tutela, vanno colmati con una norma penale”.

.