Nuove immagini di Hu Jintao portato via da Congresso, dubbi restano

Riprese di Channel News Asia, lasciano in piedi ogni ipotesi
Roma, 25 ott. (askanews) – Nuove immagini, più complete, dell’inattesa sequenza dell’uscita dell’ex numero uno cinese Hu Jintao dalla Grande Sala del Popolo in occasione della seduta conclusiva del XX Congresso del Partito comunista cinese di sabato, sono state pubblicate da Channel News Asia, l’agenzia di stampa di Singapore, e forniscono un quadro più completo dell’avvenimento. Si tratta di riprese che non supportano la versione ufficiale, secondo cui Hu si sarebbe sentito male, ma non forniscono neanche prove su una sua possibile cacciata, come sostenuto da alcuni osservatori. Le immagini – che le telecamere dei media internazionali hanno potuto riprendere perché appena ammesse all’area dopo l’annuncio della nomina del nuovo Comitato centrale – mostrano il membro uscente del Comitato permanente del Politburo e presidente del Congresso nazionale del popolo Li Zhanshu seduto alla sinistra di Hu che prende un fascicolo di fogli dalle mani dell’ex presidente e glielo sistema davanti, prima di piegarsi per parlargli. A destra di Hu, il presidente Xi Jinping in quel frangente – a quanto mostrano le immagini – osserva i due confabulare, mentre il primo ministro Li Keqiang guarda diritto davanti a sé, impassibile. Un attimo dopo si vede Li Zhanshu tirare davanti a sé i fogli di Hu mentre parla all’ex presidente. Xi attira l’attenzione di Kong Shaoxun, capo della segreteria, che gli si avvicina e ascolta quello che il leader ha da dire, mentre Wang Huning – uno dei principali ideologi del Pcc nominato nel congresso del Comitato permanente, seduto a sinistra di Li Zhanshu – dice qualcosa a Li e agita la mano come per indicare un “no” (non si capisce se a Li o a Xi). Subito dopo lo stesso Xi dice qualcosa di molto breve. A quel punto un membro dello staff si avvicina a Xi che gli parla e indica visibilmente i documenti che sono sul tavolo. Il giovane funzionario muove la testa per assentire al presidente, poi si sposta verso Li Zhanshu che scambia con lui alcune brevi battute. Il giovane funzionario scosta la copertina del fascicolo, sembra dare un’occhiata ai fogli, poi Li li ricopre la copertina, mentre Wang gli batte sul braccio e gli dice qualcosa all’orecchio. Nelle immagini c’è un breve stacco, dopodiché si vede il giovane funzionario con il fascicolo in mano che tira su Hu Jintao dalla sua sedia, aiutato anche da un altro addetto un po’ più anziano. L’ex presidente 79enne, una volta in piedi, fa una mossa come a voler riprendere posto, ma i due funzionari gli indicano l’uscita, mentre Xi e Li guardano. Quest’ultimo prende un fazzoletto, si terge il sudore, poi si alza come a voler aiutare, ma Wang appare fermarlo. Hu per un istante cerca di riprendere il fascicolo, mentre i due funzionari gli indicano la via dell’uscita. Il più giovane continua a tenerlo per un braccio, mentre entrambi parlano con l’ex presidente. Poi Hu si muove, quasi trascinato via. Si ferma e prima dice qualcosa a Xi, che risponde, e poi mette una mano sulla spalla di Li Keqiang e sembra salutarlo, ricambiato, prima di uscire definitivamente di scena, sempre sostenuto dal membro dello staff. L’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, in un tweet in inglese, ha affermato che Hu è dovuto uscire perché “non si è sentito bene” ed è stato accompagnato in una stanza vicina alla sala per riposare. A livello interno, però, non c’è stato cenno dell’evento. Le immagini diffuse dalla CNA non consentono una smentita della versione ufficiale, ma in qualche modo suggeriscono la possibilità che il documento che Hu Jintao aveva di fronte abbia avuto un ruolo in questo episodio insolito in un evento così intriso di formalità come la sessione finale del Congresso del Pcc. Il processo decisionale e politico cinese non ama i fuori-programma e ogni passaggio del congresso è ampiamente definito in precedenza nel momento in cui assume valenza pubblica. E d’altronde nessuno sa cosa ci fosse scritto in quel fascicolo. Per cui le immagini finora disponibili non permettono di azzardare ipotesi in relazione a possibili purghe, come alcuni osservatori hanno fatto. Resta tuttavia una situazione piuttosto insolita che si è venuta a determinate proprio nel giorno in cui veniva sancito il terzo mandato da presidente di Xi Jinping e veniva varato un vertice del Partito, e quindi dello Stato cinese, compattamente riferibile allo stesso Xi.