Nordio: il reato di omicidio sul lavoro non è un deterrente sufficiente, sono contrario

Istituire una procura nazionale sulle morti sul lavoro non risolve il problema

Milano, 21 feb. (askanews) – Nel consiglio dei Ministri di questa mattina “non è stato trattato il principio del reato di omicidio sul lavoro, di cui perlatro sarei abbastanza contrario”. Lo ha assicurato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante il question time alla Camera.

Il Guardasigilli si è soffermato sul reato di omicidio stradale: “E’ stata aumentata la pena ma gli incidenti stradali non sono affatto diminuiti, anzi sono aumentati. Quindi l’effetto deterrente non è sufficiente”, ha sottolineato.

L’istituzione di procura nazionale titolare delle indagini sulle morti sul lavoro “non risolverebbe il problema” delle morti bianche in Italia, ha detto Nordio.

“Esiste una circolare del Csm che dice che è sufficiente la creazione di gruppi di lavoro specializzati all’interno delle singole procure e non credo che la creazione di una procura nazionale possa essere più efficace – ha osservato il Guardasigilli -. Ammetto però che la frammentazione soprattutto nelle procure più piccole dove non esistono questi gruppi specializzatui possa sembrare insufficiente. Il nostro orientamento è quello di devolvere questa competenza alle procure distrettuali in modo da dare un indirizzo omogeneo quanto meno nell’ambito dello stesso distretto”.

Il problema, secondo Nordio, è che “la frammentazione di competenze nelle procure più piccole può confliggere con il principio di speciliazzazione che invece dovrebbe essere tipico di ogni ufficio inquirente proprio perchè si tratta di materie che presuppongono una particolare preparazione da parte dei singoli magistrati”.